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Elezioni: Unione popolare non sfonda, ma de Magistris non molla

“Voglio ringraziare le candidate e i candidati, le militanti e i militanti, chi ci ha sostenuto e le persone che ci hanno votato. In meno di due mesi abbiamo costruito un luogo politico autentico, raccolto le firme con candidature in tutta Italia, stilato un ottimo programma, fatto una campagna elettorale straordinaria sui social e negli spazi mediatici che ci hanno dato, sempre tra la gente nei limiti di pochissimi giorni che abbiamo avuto. Il tutto senza soldi, solo con la nostra passione e il nostro entusiasmo”. A dirlo, Luigi de Magistris, portavoce di Unione popolare, una delle compagini non premiate dal voto di ieri, e fuori dal Parlamento. L’ex pm e sindaco di Napoli ci aveva provato anche all’uninominale del collegio Campania 1 Napoli-San Carlo Arena, portando a casa 6.309 voti, cioe’ il 3,48% delle preferenze. Nel collegio, la vittoria e’ andata a Dario Carotenuto, M5s, con il 45,49% delle preferenze, cioe’ 82.518 voti. L’altro ex uomo dello stato, il prefetto GIuseppe Pecoraro, del centrodestra, ha avuto il 20,24%, mentre il volto del centrosinistra, Fabrizio Ferrandelli, il 23,94%. 

“Il tempo e’ stato poco, in piena estate, e far conoscere un simbolo neonato non era facile – spiega de Magistris – pensavamo di poter ottenere un risultato diverso, ma siamo stati schiacciati, in un tempo davvero tiranno, tra voto utile e astensionismo. Siamo pero’ convinti della necessita’ del nostro progetto e della forza e coerenza delle nostre idee e delle nostre azioni. In Italia manca una forza credibile e vera di sinistra, pacifista, ambientalista, per i diritti civili, che operi con rigore l’attuazione della Costituzione antifascista”. “Tutti ci chiedono di non mollare – aggiune – dobbiamo adesso realizzare quello che dovevamo fare se non ci fosse stato lo scioglimento anticipato del Parlamento: diffondere il nuovo soggetto politico e coinvolgere la gente, radicarci sul territorio, consolidare i nostri forti legami internazionali, organizzare l’azione politica. Unione Popolare riprende subito il cammino con militanti, cittadine e cittadini, collettivita’ che vorranno con noi costruire un luogo e una soggettivita’ politica al servizio del Paese. Non saremo ancora nelle istituzioni ma con il popolo nelle piazze, nei territori, nei luoghi di lavoro, nelle scuole e nelle universita’, per garantire l’opposizione sociale alle destre che governeranno il nostro Paese. Unione Popolare lavorera’ senza sosta per farsi trovare pronta quanto prima per essere l’alternativa etica, culturale, sociale, economica e politica nelle istituzioni”.