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Bruxelles – Per l’Ue favorevole all’accordo tra Hamas e Israele, l’auspicio è che sia premessa per soluzione a due Stati

“L’Ue continuerà a sostenere la consegna rapida e sicura degli aiuti umanitari a Gaza. E quando sarà il momento, saremo pronti ad aiutare con la ripresa e la ricostruzione”, ha dichiarato Ursula von der Leyen la presidente della Commissione europea, appena appresa la notizia dell’accordo sul piano di pace di Donald Trump. “L’Unione Europea farà il possibile per sostenere l’implementazione dell’accordo, ha fatto sapere Kaja Kallas, l’Alta rappresentante per la politica estera dell’Unione. Ma da Tel Aviv il clima di tensione e indifferenza con il Vecchio Continente si continua a far sentire. Per il Primo Ministro israeliano, Benjamin Netanyahu “l’Unione Europea è irrilevante”. Intanto si apprende che per l’amministrazione israeliana la nascita di uno Stato palestinese significherebbe tracciare una linea rossa sull’accordo. Tra i primi leader europei a far sentire la propria voce sulla questione è stato l’inquilino dell’Eliseo, che pur in preda ai gravi problemi politici interni al suo Paese, ha fatto sapere che per lui “questo accordo deve segnare la fine della guerra e l’inizio di una soluzione politica basata sulla soluzione a due stati. La Francia è pronta a contribuire a questo obiettivo. Ne discuteremo a Parigi con i nostri partner internazionali”. A breve i ministri degli esteri di Germania, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Spagna, Italia, Giordania, Qatar, Regno Unito e Turchia, insieme  all’Alto Rappresentante dell’Unione europea, parteciperanno all’incontro convocato nella capitale francese per discutere sul da farsi in termini di sicurezza, governance e ricostruzione dei territori danneggiati dalla guerra in Medio Oriente.