CronacaItalia

Vacanze, Coldiretti: ”Durata si riduce a meno di 10 giorni, spesa sale a 22,6 miliardi”

Cresce la spesa per le vacanza degli italiani nell’estate del 2022 che sale a 22,6 miliardi di euro, con un aumento del 16 per cento rispetto all’anno precedente, anche a causa dell’aumento dell’inflazione per gli effetti della guerra in Ucraina. E’ quanto emerge dal bilancio tracciato da Coldiretti-Ixe’ in occasione del primo controesodo dell’estate con il bollino rosso sulle strade del rientro. I 35 milioni gli italiani che hanno deciso di andare in vacanza per almeno qualche giorno nell’estate 2022, in aumento del 4 per cento rispetto allo scorso anno, hanno speso in media 645 euro per persona. Il 43 per cento dei turisti – sottolinea la Coldiretti in una nota – e’ restato comunque al di sotto dei 500 euro di spesa e un analogo 43 per cento tra i 500 ed i 1000 euro, il 13 per cento tra i 1000 ed i 2000 euro mentre solo un 1 per cento ha superato questo limite. Agosto e’ scelto da quasi di due italiani su tre (63 per cento) che hanno deciso di andare in vacanza quest’ estate e si conferma quindi come il mese di gran lunga piu’ gettonato nonostante i listini piu’ elevati, gli affollamenti e il traffico. Per la maggioranza degli italiani in viaggio (53 per cento) la durata della vacanza e’ inferiore alla settimana mentre per quasi un italiano su tre (30 per cento) e’ compresa tra 1 e 2 settimane, ma c’e’ un fortunatissimo 3% che sta fuori addirittura oltre un mese. La durata media della vacanza e’ comunque di quasi dieci giorni (9,8) – rileva Coldiretti -,ancora distante dagli oltre 11 giorni del periodo pre-pandemia, anche se in risalita rispetto al biennio precedente segnato dal Covid. 

Circa un terzo del budget di italiani e stranieri e’ stato destinato per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per cibo di strada o specialita’ enogastronomiche, secondo Coldiretti/Ixe’. Non a caso il cibo rappresenta addirittura per il 17 per cento degli italiani la principale motivazione di scelta del luogo di villeggiatura, mentre per un altro 56 per cento costituisce uno dei criteri su cui basare la propria preferenza e solo un 4 per cento dichiara di non prenderlo per niente in esame secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’. Il 33 per cento dei vacanzieri infatti ha consumato pasti principalmente al ristorante durante la vacanza, l’11 per cento in agriturismi, anche se uno su cinque (il 21 per cento) ha mangiato nelle case di proprieta’ o in affitto e non manca chi ha scelto paninoteche, fast food, cibi di strada e pranzi al sacco. In ogni caso – precisa la Coldiretti – quasi tre italiani su quattro (74 per cento) in vacanza lontano da casa preferiscono consumare prodotti tipici del posto a chilometri zero per conoscere le realta’ enogastronomiche del luogo.

La ricerca dei prodotti tipici e’ dunque diventato un ingrediente irrinunciabile – spiega Coldiretti – delle vacanze in un Paese come l’Italia che e’ leader mondiale del turismo enogastronomico potendo contare sul maggior numero di specialita’ Dop/Igp/Stg riconosciute (316), 526 vini Dop/Igp e 5.333 prodotti alimentari tradizionali e con Campagna Amica la piu’ ampia rete dei mercati di vendita diretta degli agricoltori e di ospitalita’ rurale. “L’Italia e’ il solo Paese al mondo che puo’ vantare primati nella qualita’, nella sostenibilita’ ambientale e nella sicurezza della propria produzione agroalimentare che peraltro ha contribuito a mantenere nel tempo un territorio con paesaggi di una bellezza unica”, ha affermato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che “il buon cibo insieme al turismo e alla cultura rappresentano le leve strategiche determinanti per un modello produttivo unico che ha vinto puntando sui valori dell’identita’, della biodiversita’ e del legame territoriale”.