Bari – “Occorre lavorare in sinergia tutti insieme per la sicurezza”
Al termine della riunione del Comitato provinciale per la sicurezza dell’ordine pubblico di il prefetto del capoluogo pugliese Franco Russo ci ha tenuto a specificare che “sul tavolo odierno di lavoro sono approdate le questioni già contenuti nella lettera che i quarantuno sindaci dell’Area metropolitana barese avevano inviato qualche giorno fa. Da dove siete partiti nell’esaminare poste all’attenzione del Comitato? “Si è iniziato a discutere del problema dell’assalto, soprattutto notturno, ai bancomat che è una delle questioni che crea sempre grandi momenti di preoccupazione nella pubblica opinione e gravi situazioni per la collettività. Ma insieme a questo problema abbiamo sviscerato, in un clima estremamente costruttivo e proficuo, tutte le problematiche che destano preoccupazioni nella collettività. Proprio sulla questione bancomat i dati numerici non danno un aumento del fenomeno, anzi in alcuni casi una diminuzione. Ma, si sa i dati vengono esaminati come punto di partenza di una discussione finalizzata alla risoluzione dei vari problemi. Va detto, quindi, che i fenomeni vanno valutati, soprattutto, per la sensazione di insicurezza che possono determinare e che infondono nei cittadini”. Una volta preso atto di quelle che sono le problematiche come si interviene? “Per quanto riguarda la questione dei bancomat, io ho già scritto ad Abi, con cui abbiamo sottoscritto un apposito protocollo d’intenti, qualche mese fa. Ho chiesto di essere informato delle misure di sicurezza adottate dalle banche per tenere in sicurezza gli sportelli automatici che, ormai, sembrano essere diventati un po’ il fronte dell’attenzione del mondo criminale verso il mondo bancario e postale. Su questo fronte proseguiremo nell’attività di potenziamento e miglioramento dei sistemi passivi di sicurezza”. Oltre ai Bancomat a parte, per quanto riguarda in generale tutti gli altri reati che cosa si è pensato di mettere in campo? “C’è una richiesta di aumento del livello di attenzione che noi, evidentemente, rappresenteremo a livello centrale e, poi, vedremo che tipo di ricaduta avranno, in seguito le adozioni dei piani di rafforzamento”. Quali sono le proposte che sono state formulate dai sindaci? “Le proposte dei sindaci riguardano essenzialmente aspetti di carattere normativo. Loro hanno chiesto che venga messa mano alla legge sulla polizia locale, chiedendo di poter assumere nuovo personale, visto che gli organici nel tempo si sono notevolmente depauperati”. Oltre alla richiesta di potenziare gli organici della polizia locale che altre richieste hanno avanzato i primi cittadini baresi? “E’ stato chiesto che possano essere targati i motorini e le biciclette elettriche, richiesta che inoltreremo a Roma. Mezzi questi che se non usati adeguatamente e in conformità con le leggi fanno registrare fenomeni che, in qualche modo, sfiorano l’aspetto criminale, sono più fenomeni legati alla cattiva educazione che finiscono per creare tanti disagi ai cittadini soprattutto quando sfrecciano a velocità non consentite. In realtà di questo problema avevamo già iniziato a discutere e ci siamo già occupati di questi fenomeni nel corso dei ultimi vari Comitati per la sicurezza pubblica”. Sono state prese in considerazione ipotesi relative a zone a vigilanza rafforzata? “Certo, dal confronto è emerso che quelle che giornalisticamente vengono definite <<zone rosse>>, come quelle che ultimamente sono state realizzate, anche, a Bitonto il mese scorso e che riproporremo a settembre. Questo è uno strumento particolarmente efficace verso determinati territori”. La prefettura ha rilanciato con qualche sua proposta? “Ovviamente, uno degli strumenti che si è rivelato particolarmente efficace è il regolamento del corpo di polizia locale che, per esempio, è stato adottato dal Comune di Bari, che dà la possibilità alle forze di polizia di poter utilizzare particolari strumenti in quelle zone nelle quali vige il regolamento. Per questo ho invitato tutti i comuni ad adottare questa regolamentazione che si è rivelata essere utilissima per consentire interventi più pregnanti”. Come sintetizzerebbe la riunione di oggi? “C’è un clima di grande attenzione e collaborazione da parte di tutti, oltre al desiderio di rivedersi anche dopo gli esiti del tavolo nazionale per la sicurezza e l’ordine pubblico per sviluppare i successivi ragionamenti”.