Arte e ArtistiCulturaItaliaMondoNewsSpettacolo

“Anime Ribelli, il cammino nella scenografia romana da vivere”


di Marco Zucchi


La sera del 23 luglio 2025 si è tenuta la rappresentazione di “Anime Ribelli, il cammino nella scenografia romana da vivere”, una storia passata e presente di donne coraggiose, ribelli, forti che hanno sfidato la violenza, e la dominazione maschile intorno al diciottesimo secolo.
La voce narrante di Adriano si alternava a bravissime attrici e bravissimi attori che  – intorno alla suggestiva sede del Gianicolo – recitavano le scene più importanti e significative portandoci nella Roma dell’epoca. Il percorso teatrale-storico ha toccato il Tempietto del Bramante, gli affreschi della via Crucis e la chiesa di san Pietro in Montorio. Le donne coraggiose che non hanno taciuto e subito sono state Annarella, che ha ucciso un soldato francese per vendicare i suoi fratelli, la moglie di Francesco Crispi Rose Marsonne, Teresa Gullace, donna simbolo della Resistenza che ha coniugato la ribellione e la forza con la dolcezza e la maternità con il suo toccante monologo.
Marcella ha ricordato il suo Lallo, ucciso dei nazisti. Un’esperienza da vivere per chi ama Roma e vive a Roma ma anche per chi vuole conoscerla, per chi vuole sentire la voce delle donne che hanno lottato per la libertà. Ricordare chi ha dato la vita contro le dittature è un modo per resistere. Si parte dall’Italia preunitaria, si mirava ad una carta costituzionale per non avere una monarchia assoluta. I Savoia sfondano le Mura Aureliane e il papa si rifugia in Vaticano. Altri tentativi ci furono, come ad esempio. Il Papa Pio IX era anti interventista, quindi non voleva scontrarsi con gli Austriaci. Il suo primo Ministro Pellegrino Rossi fu ucciso e il Papa si rifugiò a Gaeta chiedendo asilo Borbone. Fu quindi creata a Roma un’Assemblea Costituente per una forma di governo nuova e nacque la Seconda Repubblica Romana e il potere politico del Papa decadde.
Il Papa chiese aiuto alla Repubblica Francese che tentò di aiutarlo per avere il consenso dei cattolici, questa importante tappa viene rievocata con la suggestiva e avvincente rappresentazione di Annarella. Si scagliarono contro le Mura Romane e nel ’49 arrivò Garibaldi con le sue truppe i Francesi si ritirarono e venne proclamata la Repubblica Romana. Ci furono altre battaglie per difendere la repubblica Romana contro i Francesi. I 30 giugno 1849 i francesi entrarono a Roma e finì la Seconda repubblica Romana. Intorno al 1870 si combattè la Breccia si Porta Pia e altri episodi propri della Seconda Repubblica Romana Garibaldi volle fare una tomba collettiva per raccogliere i resti dei combattenti che cercarono di togliere al Papa il potere assoluto, fu scelto il Gianicolo (vicino a Porta san Pancrazio). Beatrice Cenci – condannata a morte con l’accusa di aver ucciso il padre – fu seppellita a San Pietro in Montorio. “Montorio” deriva da “Monte di Oro” per via della sua terra color oro. La rappresentazione si svolgeva al tramonto ed era itinerante, ad ogni tappa corrispondeva un episodio, un tassello della Storia fatto di lotte, ribellioni, passioni e anche morte.