Botulino, 3 vittime tra Calabria e Sardegna. Attivati protocolli sanitari, primi indagati
Sulle intossicazioni alimentari da botulino, segnalate a Diamante, in Calabria, con due morti e 12 ricoveri, la Procura della Repubblica di Paola ha aperto un’inchiesta. Ci sono tre indagati per omicidio colposo, lesioni personali colpose e commercio di sostanze alimentari nocive ma i magistrati non hanno disposto il sequestro, su tutto il territorio nazionale, del prodotto commerciale che sarebbe all’origine dei casi segnalati. La Procura ritiene che il problema non sia nel prodotto in sé ma nella sua somministrazione. La terza vittima si è registrata in Sardegna: è una 38enne di Cagliari che era stata ricoverata in gravi condizioni il 21 luglio scorso insieme ad altre sette persone ed era stata tra i primi ad accusare i sintomi dopo avere mangiato della salsa guacamole durante la Fiesta Latina a Monserrato, in provincia di Cagliari, che si è tenuta dal 22 al 25 luglio. La donna era in rianimazione e le sue condizioni erano rimaste stazionarie: nelle ultime ore, però, un peggioramento e il trasferimento dal Brotzu all’ospedale Businco, dove è deceduta. Attivati dal ministero della Salute in Calabria e in Sardegna tutti i protocolli sanitari.