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Francia – Giovane operaio italiano trovato morto sulla spiaggia a Cannes

Era andato, insieme ad una quindicina di colleghi, a lavorare per qualche giorno in Francia a Cannes ed è morto per cause naturali o comunque non legate a fatti di violenza o a un eventuale suicidio. La vittima è un incensurato operaio barese del quartiere San Paolo di Bari, il 26enne Francesco Silecchia. Il giovane era partito, il 27 agosto scorso, con una squadra di colleghi dell’azienda per la quale lavorava e dovevano smontare una serie di gazebo che erano serviti per un evento in costa azzurra che si era tenuto qualche giorno dopo ferragosto. Arrivati a destinazione e sistemati in albergo presso Hotel a due stelle “Le Florian”, il giovane la sera del 28 agosto aveva deciso di andare a fare un giro per bere qualcosa e vedere il posto. Era uscito dall’hotel da solo perché gli altri suoi colleghi avevano declinato l’invito preferendo rimanere in camera a riposare per trovarsi pronti per il lavoro che doveva iniziare l’indomani mattina. Il giovane è stato, poi, ritrovato, qualche ora dopo, dalla gendarmeria francese, morto sulla spiaggia della cittadina transalpina. Intanto in Italia era scattato l’allarme per la ricerca di Francesco che uscendo quella sera dall’albergo aveva portato con sé carta di credito e cellulare. Era stato proprio il cellulare spento ad destare qualche sospetto alla famiglia che non sentendolo aveva provato invano a chiamarlo e di conseguenza ha dato l’allarme. I genitori del ragazzo, che lascia una figlia di quattro anni, contattarono l’indomani  l’avvocato Felice Falagario, esperto in consulenza legale internazionale che a sua volta si mise in contatto, subito, con il consolato d’Italia sul posto. Su richiesta dello stesso legale i diplomatici italiani si attivarono cercando notizia della vittima presso gli ospedali della zona e le carceri, nel sospetto che potesse essere stato colto da un malore o fermato dalla polizia francese. Ricerca che dette esiti negativi. A quel punto la famiglia della vittima decide di andare personalmente oltre confine a cercare il proprio congiunto. Al loro arrivo a Cannes papa, mamma e fratello di Francesco si rivolgo all’ufficio della gendarmeria locale chiedendo di sapere eventuali notizie. Dopo quattro ore di attesa un funzionario comunica loro la tragica notizia e aggiunge che per stabilire la causa della morte le autorità francesi avevano disposto l’autopsia che verrà effettuata nei prossimi giorni. A quel punto la famiglia rientra a Bari e dà mandato all’avvocato Falagario di costituirsi parte civile per conto della famiglia nel procedimento giudiziario francese. Nei prossimi giorni la stessa famiglia dovrà decidere se nominare un medico legale barese per presenziare all’esame autoptico o un anatomopatologo francese. Per il rientro della salma a Bari si prevedono tempi non certamente brevi nonostante la grande collaborazione e supporto fornito alla famiglia dal consolato italiano in Francia. La notizia della morte del giovane è diventata virale nel mondo virtuale della rete dove in tanti, increduli, hanno espresso alla famiglia il loro cordoglio.