Le piccole diatribe domestiche
di Andrea Viscardi
Nessuno ha preso sul serio l’ uscita del Ministro degli esteri, Antonio Tajani, e segretario di Forza Italia, sul tema dello ius scholae, una misura volta all’integrazione dei ragazzi stranieri nel nostro sistema scolastico. Né si può pensare che fosse diretta a Giorgia Meloni a mo’ di ricatto. La questione della scuola per gli immigrati è un tema serio e costituisce per la destra la parte terminale di un cammino iniziato a sinistra. Del resto Forza Italia si è sempre tenuta lontana dalle posizioni estremiste della Lega che con Vannacci si è radicalizzata . Anche Giorgia Meloni sul tema immigrazione cerca di mostrare un volto più conciliante . Siamo ancora in un paese cattolico in cui c’è una Chiesa che ha un peso notevole nel costume e nella morale. Quindi il fatto che Forza Italia si intesti lo ius scholae, diventa un fatto positivo per tutto il centrodestra. Ovviamente senza superare la soglia della tolleranza. E questo è il punto. La manovra di Tajani trova un limite proprio nella solidità della coalizione. Tutto si può fare tranne che minare la stabilità. E questo vale per tutti i componenti della maggioranza. Siamo in piena estate e le uscite televisive di qualche politico su temi delicati , ma fatte solo allo scopo di guadagnare qualche consenso in più , non vengono percepite adeguatamente dalla gente che è assillata dalla quotidianità e dall’ afa. Quindi se ne parlerà molto più avanti. A questa di Tajani sì può aggiungere il tentativo più o meno immaginifico, di aumentare le tariffe autostradale , proprio nel pieno esito estivo . Tanti governi precedenti l’ hanno fatto, ma non a ridosso delle ferie estive. Alla fine , tutto si è concluso con una frettolosa e ridicola retromarcia. L’ idea che i cittadini italiani si fanno e soprattutto un certo elettorato che nel governo si opera con molta approssimazione e scarsa preparazione oltre che all’insegna dell’ autolesionismo. Al di là di queste stucchevoli diatribe domestiche ci sono sul piano internazionale, questioni molto importanti a cui attendere. Ma qui l’ Italia può fare ben poco da sola , se non difendere una linea di equilibrio tattico e strategico nel quadro dell’ UE. E’ un compito delicato da affrontare con impegno perché contribuisce a configurare l’immagine dell’Italia in vista delle prossime scadenze.