CronacaItalia

Si spara in pieno centro a Bari. Ferita per sbaglio una 20enne

Ancora scene da far west in pieno centro cittadino a Bari. Pistolettate, feriti accasciati al suolo e pistoleri che fuggono. Sembra questo un leitmotiv che, negli ultimi tempi, purtroppo sta sempre più prendendo piede nel capoluogo pugliese con la gente che inizia ad aver paura di circolare per strada temendo per la propria incolumità. L’ultimo episodio, in ordine cronologico, è avvenuto in piena notte tra venerdì e sabato scorso. Quando mancava qualche giro di lancette all’alba, poco prima delle quattro una ragazza è stata ferita con alcuni colpi di pistola, al quartiere “Carrassi” in viale Unità d’Italia, nel tratto di strada che va dal largo Ignazio Ciaia e via Enrico Toti. La vittima è stata colpita, sembrerebbe per sbaglio da un ragazzo che in sella al suo scooter ha esploso alcuni proiettili in corsa, fuggendo subito dopo incurante di aver lasciato a terra una giovane ventenne che aveva come sua unica responsabilità quella di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato. Per fortuna la giovane ventenne barese, Desideria D’Ambrosio, è stata colpita di striscio da uno di quei proiettili vaganti esplosi all’impazzata dal centauro che, poi, si è dato alla fuga. A soccorrere la giovane è arrivata sul posto un’ambulanza del servizio di emergenza sanitaria del centodiciotto con a bordo una equipe medica. I sanitari dopo averla medicata sul posto l’hanno trasportata al pronto soccorso del vicino Policlinico da dove dopo essere stata accuratamente visitata e medicata è stata dimessa nelle prime ore di ieri mattina con una prognosi di guarigione di pochi giorni. Ovviamente a lei rimarrà per diverso tempo il trauma dello shock vissuto che le sarebbe potuto, inconsapevolmente, costare la vita. Sul posto sono intervenute immediatamente gli agenti del reparto volanti della Questura di Bari che insieme ai colleghi della squadra mobile e della polizia scientifica hanno avviato le indagini al fine di identificare l’autore della sparatoria e stabilire il movente. Per questa ragione sono stati acquisiti i filmati delle telecamere di video sorveglianza dell’intera strada e della zona adiacente. Sin da subito dopo accurate verifiche gli investigatori hanno accertato che la vittima era stata colpita per sbaglio e che non aveva nulla a che fare con chi l’aveva ferita a colpi di pistola. Dai primi riscontri investigativi sembrerebbe che chi ha sparato aveva, qualche centinaio di metri prima il luogo dell’esplosione, ingaggiato un acceso diverbio con un altro motociclista. Il diverbio con il passare dei minuti è diventato sempre più acceso con toni  esasperati fino a quando uno dei due ha dato gas al suo motore nel tentativo di scampare all’ira del rivale. Da qui nasce l’inseguimento tra i due motociclisti. Il secondo motociclista, mentre era all’inseguimento dell’altra moto, all’improvviso, avrebbe estratto dai pantaloni una pistola e avrebbe iniziato a sparare cinque colpi all’impazzata all’indirizzo del suo antagonista che sembrerebbero non aver colpito l’obiettivo. Uno dei proiettili ha finito per colpire l’ignara vittima che avrebbe potuto rimetterci la vita ma che se l’è cavata con una leggera ferita e tanta paura. Gli inquirenti stanno cercando di risalire all’identità dei protagonisti del litigio e in particolare a quella dello sparatore scriteriato. Un lavoro quello dell’identificazione dei due che si basa essenzialmente sull’esame attento dei frame dei diversi filmati acquisiti che, dal numero di targa dei due motocicli, se non risultati rubati, potrebbe portare a dare nomi e volti a due giovani attualmente ricercati dalle forze dell’ordine. L’altro filone delle indagini riguarda il movente che ha armato la mano dello sparatore oltre che cercare di capire se l’accaduto potrebbe rientrare o meno o essere collegata a una vendetta maturata nell’ambito della faida tra le giovani leve emergenti di una della quattordici cosche mafiose della criminalità barese. Intanto, cresce tra la gente lo sgomento e il terrore per quanto accaduto in una delle strade più centrali della città ad alta frequentazione di persone auto e moto. Sono sempre più i baresi che, alla luce degli ultimi fatti di sangue verificatisi in città, non si sentono più sicuri di circolare per le strade.