GDF – Scoperti 928 lavoratori irregolari
Un imponente giro di vite al contrasto dei reati legati al lavoro è stato infero, nei primi sei mesi di quest’anno, dagli uomini delle Fiamme Gialle del comando Provinciale di Bari, agli ordini del Generale di Brigata, Pasquale Russo. Sotto la lente di ingrandimento della finanza è finito tutto il territorio dell’area metropolitana. Nel solo capoluogo pugliese gli uomini del Nucleo Pef, la polizia economico e finanziaria, con lo scopo di individuare attività illecite, attraverso complesse e articolate indagini e tre interventi hanno scoperto che una società, del capoluogo pugliese che opera nel settore della logistica alla zona industriale di Bari, avrebbe impiegato 572 unità di personale con illecita intermediazione. Un complesso sistema di non regolari assunzioni e ingaggi che passava attraverso il coinvolgimento di diverse cooperative di servizi dei quali gli stessi lavoratori risultavano essere soci. Un sistema, questo, attraverso il quale la manodopera risultava essere imprenditrice di se stessa con una cospicua elusione contributiva e di tassazione fiscale. Ma, in tutto il territorio barese gli oltre cento controlli effettuati hanno portato a scoprire l’impiego complessivo di 928 lavoratori irregolari, dei quali 138 fatti lavorare senza alcun contratto di lavoro. Per questa ragione sono stati, a vario titolo, sanzionati e denunciati all’autorità giudiziaria sessantasei datori di lavoro nelle cui aziende sono state riscontrate palesi irregolarità rispetto alle normative in materia di lavoro. Oltre a quello di Bari un altro caso importante, per la consistenza dei numeri, è stato contestato dai militari della compagnia di Monopoli ad una azienda agricola del sud est barese che, nel corso della campagna cerasicola, aveva utilizzato diciotto lavoratori “in nero”, per la raccolta delle ciliegie. Lavorato tutti privi di qualsiasi forma contrattuale e non registrati ai fini contributivi e assicurativi. In questo caso i militari hanno identificato l’intermediario di manodopera e stanno, ancora, verificando se l’azione di quest’ultimo possa essere riconducibile a una precisa strategia concordato con l’imprenditore agricolo nel cui terreno sono stati trovati i lavoratori fantasma per il fisco e per l’Inps. Nei guai è finita, anche, un’azienda tessile di Bitonto specializzata nel settore del confezionamento su misura di abbigliamento per conto terzi. In questo caso i finanzieri della locale Tenenza hanno trovato all’interno dell’azienda dieci lavoratori non in regola con gli adempimenti e i documenti relativi alla regolare assunzione, ragione per la quale è stato sanzionato l’imprenditore titolare dell’attività artigianale.