Renzi boccia il Reddito di Cittadinanza: bufera social
Stanno facendo molto discutere alcune dichiarazioni rilasciate dal leader di Italia Viva Matteo Renzi in occasione della presentazione del suo libro ‘Controcorrente’ ad Assisi, venerdì scorso. Le parole dell’ex presidente del consiglio sono state rilanciate dal profilo ‘Twitter’ di Italia Viva.
Queste le dichiarazioni di Matteo Renzi: “Il referendum sul reddito di Cittadinanza è una grande operazione educativa e culturale. In un mondo che va verso le nanotecnologie, Internet of Things, Artificial Intelligence etc etc, ai ragazzi va detto studiate, provate, mettetevi in gioco, poi se fallite vi diamo una mano. Ma rischiate”.
Il leader di Italia Viva ha poi detto: “Se il messaggio è “Non vi preoccupate, state a casa, tanto lo Stato vi dà il sussidio, fate un lavoretto in nero tanto nessuno se ne accorge’, questo messaggio è diseducativo”. E ancora: “Io voglio mandare a casa il Reddito di Cittadinanza, perché voglio riaffermare l’idea che la gente deve soffrire, rischiare, provare, correre, giocarsela. Se non ce la fai, ti diamo una mano”. La chiosa finale: “Bisogna sudare ragazzi, i nostri nonni hanno fatto l’Italia spaccandosi la schiena, non prendendo i sussidi dallo Stato”.
Su ‘Twitter’, dopo la pubblicazione del video con le dichiarazioni di Matteo Renzi, è balzato in vetta alle Tendenze in Italia l’hashtag #RenziFaiSchifo. Nel mirino delle critiche, in particolare, il passaggio “La gente deve soffrire”.
L’ex premier ha da tempo ingaggiato una battaglia contro il reddito di cittadinanza, compresa l’idea di indire un referendum per abolirlo. Ma il riferimento al ‘soffrire’ e alle schiene ‘spaccate’ non è piaciuta alla rete.
“Non so il nonno di Renzi, ma il mio avrebbe fatto volentieri a meno di spaccarsi la schiena. Se ha faticato, è stato perché non aveva nulla e per dare un futuro migliore ai figli, che fossero un pò più liberi e non dovessero soffrire”, dice il responsabile Economia di Sinistra Italiana, Giovanni Paglia. Aggiunge il segretario di Si, Nicola Fratoianni: “È davvero insopportabile il paternalismo sui giovani da chi ha avuto la vita tutto sommato comoda”. Il coordinatore della segreteria di Articolo 1-Mpd, Arturo Scotto, si domanda: “La gente deve soffrire per affermarsi, non vivere di sussidi. Un punto di vista legittimo, benché un po’ bizzarro. Domanda: ma a Renzi i poveri che torto gli hanno fatto? Perché dare in testa proprio a loro?”. Secondo Erasmo Palazzotto (Leu), “per alcuni, il problema è che da quando c’è il reddito di cittadinanza è più difficile sfruttare una persona pensando di pagarla meno di 780 euro al mese, magari per lavorare 10 ore al giorno. Capisco che Renzi sia invidioso del costo del lavoro in Arabia Saudita, ma qui siamo in Italia, non credo possa funzionare”.
La reazione di Matteo Renzi non si è fatta attendere. Sempre su ‘Twitter’, il leader di Italia Viva ha scritto: “Anche oggi sono attaccato dai soliti haters del #RenziFaiSchifo perché ho detto queste cose sul reddito di cittadinanza. Ascoltatele per intero, se vi va. Noi andiamo #ControCorrente e a noi fa schifo la propaganda, non le persone“.