No vax, quanto guadagnano gli influencer con le associazioni e gli aiuti statali
L’organizzazione no profit Center for Countering Digital Hate ha pubblicato un rapporto sul giro di affari dietro le fake news e il movimento no vax. L’ente monitora da anni la rete alla ricerca dei diffusori di notizie false e crimini di odio online. Quanto è emerso dall’ultima inchiesta è un panorama molto complesso e sorprendente.
Il settore dei no vax si è espanso in maniera esponenziale grazie alla pandemia di Covid, con influencer e imprenditori che si sono arricchiti diffondendo sfiducia verso la comunità scientifica, le istituzioni, le agenzie governative e gli enti sanitari. Online i no vax avrebbero un seguito di ben 62 milioni di follower. Grazie a questi numeri i no vax producono ricavi sui colossi digitali, attraverso video sponsorizzati e pubblicità, di almeno 1,1 miliardi di dollari all’anno.
La macchina contro i vaccini, annualmente, produce invece quasi 36 milioni di dollari, anche se questo dato deriva solo dai dati ufficiali e pubblicati dalle personalità no vax più attive. Il sistema è molto complesso, con imprenditori che guadagnano, tra le altre cose, attraverso la vendita di prodotti alternativi e non testati, raccolte fondi, e aziende e organizzazioni no profit che ricevono offerte e fondi statali, tra cui anche sostegni alle imprese causa Covid.
Dal report emerge che le notizie contro i vaccini anti Covid e in generale contro i vaccini partono tutte dalle stesse fonti. In particolare il 70% dell’informazione no vax sarebbe in mano a 12 influencer. Tra loro c’è anche l’attivista Robert F. Kennedy, nipote di JFK, che guadagna anche 255 mila dollari all’anno come presidente dell’organizzazione contro i vaccini Children’s Health Defense. Le associazioni no profit contro i vaccini ricevono donazioni e anche aiuti statali.
Joseph Mercola, guru delle cure alternative alla medicina, tra i maggiori donatori alle associazioni no vax e autore di best seller venduti anche in Italia, grazie alla vendita di integratori è a capo di un giro di affari di oltre 100 milioni di dollari all’anno. Si tratta di prodotti mai approvati dalla Fda. Insieme a lui anche i coniugi Ty e Charlene Bollinger, ex body builder, guadagnano grazie alle fake news vendendo preparati contro il cancro e spingendo i pazienti oncologici a non sottoporsi alla chemioterapia.
I 12 influencer no vax responsabili delle fake news sono Andrew Wakefield, Barbara Loe Fisher, Del Bigtree, Joseph Mercola, Kelly Brogan, Larry Cook, Larry Cook, Rashid A Buttar, Robert F. Kennedy Jr., Sayer Ji, Sherri Tenpenny, Ty and Charlene Bollinger. Le loro idee sono poi tradotte e diffuse in tutto il mondo tramite un sistema di scambi in cui mettono in circolazione notizie infondate, ne garantiscono la proliferazione su ogni media, e poi chiedono soldi per sostenere le presunte attività di ricerca o vendono prodotti, spesso facendo leva su presunti complotti che vorrebbero cancellare la loro libertà di pensiero o i farmaci alternativi perché “davvero funzionanti”.