Cronaca

Movimento No Green pass: Bloccheremo i treni. Sibilia: Saremo intransigenti

Dopo un fine settimana di scontri e manifestazioni il fronte dei No Green Pass si prepara a bloccare le principali stazioni ferroviarie mercoledì 1 settembre, giorno in cui scatterà l’obbligo del certificato verde sui trasporti interregionali. “Non ci fanno partire con il treno senza il passaporto schiavitù? Allora non partirà nessuno!”, è il mantra degli organizzatori. Una eventualità che trova, però, il pugno fermo del governo. “Se qualcuno domani arrecherà disagi alla circolazione ferroviaria bloccando le stazioni, andrà incontro ad una denuncia per interruzione di pubblico servizio. Un conto è manifestare pacificamente, altra cosa è creare disagi alle altre persone, commettendo di fatto un reato. Dovremo essere intransigenti”, è l’avviso lanciato via tweet dal  sottosegretario all’Interno Carlo Sibilia, al gruppo no-vax che minaccia il blocco della circolazione ferroviaria.

Un invito a desistere arriva anche da Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti che in una nota dicono “no alle minacce di bloccare i treni domani, 1 settembre, nelle maggiori stazioni italiane. I rischi connessi a una simile protesta sono evidenti e serve un piano di sicurezza per tutelare lavoratori e utenti”, aggiungono i sindacati dei trasporti.  

Il trasporto ferroviario, proseguono Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti, “è un servizio pubblico essenziale che garantisce il diritto costituzionale alla mobilità dei cittadini. Chi decidesse di interromperlo arbitrariamente in nome della libertà a non vaccinarsi non avrebbe il sostegno del sindacato sia perché violerebbe la legge, sia perché il sindacato sostiene la campagna vaccinale tanto per i lavoratori che per gli utenti del servizio pubblico. Il vaccino fino a questo momento è l’unica arma conosciuta per sconfiggere la pandemia e consentire alle persone di non ammalarsi, di vivere, di lavorare, di impegnare il tempo libero in varie attività e di viaggiare in sicurezza”.