Politica

Sondaggio sui ministri: Lamorgese in crollo verticale. Meloni lancia la petizione per sfiduciarla

Marta Cartabia e Giancarlo Giorgetti i più stimati. Luciana Lamorgese (in crollo verticale) e Fabiana Dadone, che riesce anche a fare peggio del ministro dell’Interno, le meno apprezzate. E allora, come anticipato in apertura, per gli 800 italiani scelti a campione sociologico del sondaggio, Alessandra Ghisleri riferisce che è il ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti il più stimato. Un apprezzamento, quello degli elettori nei suoi confronti, cresciuto del 4,2% rispetto ad un precedente report analogo stilato a luglio. E pari oggi al 41,3% di consensi. Sul secondo gradino del podio troviamo poi il ministro ministro della Cultura Dario Franceschini. La sua posizione scricchiola però: anche se l’esponente dem può vantare il 40,8% del favore elettorale, in quest’ultima analisi perde l’1,2% dei sostenitori rispetto alle rilevazioni effettuate a luglio. Sul gradino più basso del podio, invece, troviamo la titolare del dicastero della Giustizia, Marta Cartabia, assestata sul 36,8% dei consensi.  

Una parentesi a parte merita il caso di Luciana Lamorgese. La responsabile del Viminale, infatti, continua a perdere consensi e fiducia degli elettori. Attestata su un valore attuale che definisce numericamente la stima degli italiani nei suoi confronti, la ministra incasserebbe l’approvazione del 29,4% con un crollo di oltre 5 punti percentuali (esattamente il 5,3%) rispetto all’indagine precedente. Peggio della Lamorgese sembra riesca a fare solo la collega delle Politiche giovanili Fabiana Dadone, fanalino di coda della classifica con il 18,1% (e – 1,3%) dei consensi. Lamorgese è da tempo nel mirino di Giorgia Meloni che  lancia una raccolta di firme per sfiduciare il ministro. «Frontiere spalancate all’immigrazione clandestina. Rave party illegale nel viterbese. Hotspot stracolmi. Agenti che operano in condizioni vergognose», posta la Meloni sul suo account social. Poi aggiunge: «Fratelli d’Italia ribadisce la totale sfiducia nei confronti della Lamorgese. E continua a chiedere le sue dimissioni. Gli italiani non meritano un ministro così»…

.Episodi che testimoniano drammaticamente il disarmo e l’inefficacia arrivati in risposta all’offensiva criminale, da parte chi dovrebbe difendere il Paese dal malaffare. Dalla microcriminalità. Oltre che da una gestione a dir poco deficitaria di ingenti flussi migratori inarrestabili.

E fino alla deriva di fronte alla quale ci troviamo con le iniziative varate – a diverso titolo e con differenti esiti – da chi, in opposizione alle misure anti Covid del governo, diffonde minacce. E semina il panico. Tutte situazioni al limite che, tra silenzio istituzionale e interventi tardivi, rischiano di accreditare un sistema che, per usare il paradigma iperbolico del capogruppo alla Camera di Fdi, Francesco Lollobrigida ha un ministro dell’Interno che «oggi garantisce sicurezza solo a chi agisce nell’illegalità. Mentre controlla i cittadini onesti italiani».

Un ministro che, a sentirla parlare come ha fatto due giorni fa nella sua informativa alla Camera, fa passare il rave party illegale di Valentano, nel Viterbese, quasi come una sorta di allegra scampagnata di campeggiatori della domenica. O che, se va peggio, si limita ad assumere un atteggiamento che in molti, sia dai banchi dell’esecutivo, che da quelli dell’opposizione, hanno definito nella migliore delle ipotesi “omissivo”. Quando non addirittura mirato a declinare anche la minima assunzione di responsabilità…

Un ministro che, per tornare alle parole pronunciate negli ultimi giorni da Giorgia Meloni, nella «imbarazzante» informativa in Parlamento sul rave parti nel Viterbese, non ha pronunciato «nemmeno una parola di scuse nei confronti dei cittadini e degli imprenditori pesantemente danneggiati dal raduno. Nessuna misura concreta per scongiurare il ripetersi di episodi simili». Insomma, con la gestione del Viminale guidata da Luciana Lamorgese, abbiamo assistito «a rave party illegali, aumento dell’immigrazione clandestina e scarso controllo del territorio. A un ministro che non ha saputo fare il suo lavoro… Gli italiani non meritano un ministro così. Fratelli d’Italia ribadisce la totale sfiducia nei confronti della Lamorgese»…

Si può aderire anche online, mentre domani la raccolta firme approderà in Piazza del Popolo

Ebbene, oggi alle parole e alle denunce, seguono i fatti. Fratelli d’Italia con Giorgia Meloni lanciano una petizione per chiedere ai parlamentari di firmare la mozione di sfiducia nei confronti del ministro dell’Interno. Petizione che sarà possibile sottoscrivere online all’indirizzo www.sfiduciamolamorgese.it. Non solo: si potrà firmare la richiesta anche domani 18 settembre 2021 in piazza del Popolo a Roma in occasione della manifestazione “L’Italia del riscatto” con Giorgia Meloni. Dove saranno presenti i banchetti di Fratelli d’Italia in cui aderire all’iniziativa che, lo ricordiamo, proseguirà anche nelle prossime settimane.