Arte e Artisti

Tartaglia Arte: 20 anni dall’11 settembre. Ecco come l’ha raccontato l’arte

Riceviamo, e volentieri pubblichiamo, da Tartaglia Arte il seguente articolo:

NEL VENTESIMO ANNIVERSARIO DELL’ATTACCO ALLE TORRI GEMELLE DI NEW YORK RIVEDIAMO QUALI ARTISTI SI SONO CIMENTATI NEL RICORDO E NEL LUTTO CON LE LORO OPERE

Vent’anni fa, il mondo si stringeva attorno alle televisioni, osservando in shock il filmato di un aereo che si schiantava contro la cima delle torri del World Trade Center a New York, mentre un uomo precipitava a terra e le famiglie in preda al panico scappavano da fumo e macerie. Proprio come molti di noi, sono molti gli artisti rimasti colpiti da questo momento, sia perché c’erano sia perché, con le sue immagini drammatiche e le sue altrettanto gravi conseguenze, è stato uno spartiacque che ha cambiato il mondo. Vediamo qui alcune delle opere più significative e rappresentative dei diversi modi di elaborare il lutto e il ricordo.

BREATH GHOSTS BLIND DI CATTELAN

Maurizio Cattelan

Con la mostra Breath Ghosts Blind Maurizio Cattelan ha trasformato gli spazi del Pirelli Hangar Bicocca in una sorta di scatola nera sul ventennio passato, includendo proprio una riflessione sull’attentato dell’11 settembre. In particolare, si è soffermato su un frame, quello drammatico dell’aereo che sfonda la torre. Il terzo elemento dell’esposizione visitabile fino a febbraio 2022, Blind, è proprio un monolite nero completamente attraversato da un aereo, a sua volta nero.

LA COPERTINA DEL NEW YORKER

New Yorker, numero del 24 settembre

La copertina del New Yorker subito successiva all’attentato è opera della coppia Art Spiegelman – Françoise Mouly. Con le due torri stagliate nero su nero, congela quel momento di annullamento e confusione vissuto da tutti i newyorkesi, gli americani, il mondo occidentale: “Da nessuna copertina è nata un’immagine perfetta, il che trasmetteva qualcosa sull’insopportabile perdita di vite umane, l’improvvisa assenza nel nostro skyline, l’improvviso strappo nel tessuto della realtà“, ha ricordato in seguito Mouly, al tempo art director della rivista.

SEPTEMBER

September, Gerhard Richter

L’opera September (2005) è di Gerhard Richter, oggi conservata al MoMA. In quello stesso giorno Richter avrebbe dovuto volare a New York, ma il suo volo è stato dirottato su un’altra tratta poco dopo l’attacco: questo in un certo senso gli ha permesso di sentire l’impatto della tragedia nel momento in cui è accaduta. Questo è uno dei foto-dipinti di Richter basati su fotografie, raccolte dall’artista in un grande archivio chiamato Atlas.

By Giulia Giaume – artribune.com