Economia

PAT – Al Muse il Forum Internazionale sulle biotecnologie industriali e la bioeconomia

IFIB 2021 si svolgerà a Trento presso il MUSE (Museo delle Scienze). Il Forum Internazionale sulle biotecnologie industriali e la bioeconomia si terrà dal 30 settembre al 1° ottobre e farà per due giorni di Trento e del Trentino la capitale mondiale della bioeconomia circolare.

L’evento è uno degli oltre 100 appuntamenti della Biotech Week, una settimana di eventi e iniziative dedicati al settore delle biotecnologie coordinata e promossa a livello nazionale da Assobiotec, Associazione nazionale per lo sviluppo delle biotecnologie che fa parte di Federchimica.

Giunto quest’anno alla sua undicesima edizione, IFIB è uno degli appuntamenti di punta, a livello globale, dedicato interamente alla bioeconomia. Una importante occasione per presentare ricerche scientifiche e industriali in grado di favorire una crescita economica sostenibile rispondendo alle sfide che pone il nuovo millennio: aumento della popolazione mondiale e cambiamenti climatici, degradazione dei suoli, aumento della domanda mondiale di cibo e creazione di rifiuti.

L’evento, articolato su un programma di due giorni, coinvolgerà esperti scientifici, economisti ed importanti aziende del settore, oltre che policy makers, ed è organizzato da Assobiotec, dal Cluster italiano della bioeconomia circolare SPRING, con il supporto di Innovhub-SSI e della Enterprise Europe Network per il partnering event collegato alla conferenza.

L’edizione di quest’anno vede protagonista come partner territoriali la Provincia autonoma di Trento con il supporto tecnico di Trentino Sviluppo e Hub Innovazione Trentino – fondazione per il trasferimento tecnologico che ha favorito il nascere dell’iniziativa –, nonché di altri importanti partner istituzionali.

Per l’assessore allo sviluppo economico, ricerca e lavoro della Provincia autonoma di Trento, il rafforzamento delle politiche e delle pratiche territoriali di sostenibilità legate alla bioeconomia e all’economia circolare rappresenta un obiettivo ineludibile per poter conciliare lo sviluppo economico con la transizione verde della nostra società e del nostro sistema economico. Per l’assessore la Provincia autonoma di Trento è fortemente impegnata su questo fronte sia sul piano della ricerca e dell’innovazione quanto sul sostegno a progetti industriali e d’impresa in grado di accelerare la transizione ecologica e uno sviluppo territoriale coerente con gli obiettivi dell’Agenda ONU 2030 e le progettualità imprenditoriali e tecnologiche che il Trentino mostrerà ad IFIB evidenziano quanto il territorio trentino possa rappresentare un avamposto in Italia e in Europa su questi temi.

Per Riccardo Palmisano Presidente Assobiotec “la bioeconomia, secondo le stime dell’ultimo rapporto Intesa Sanpaolo, in Italia ha generato, nel 2020 un output pari a 317 miliardi di euro, occupando quasi due milioni di persone. E sempre di più – ci dicono sia alcune delle maggiori società di consulenza mondiali come McKinsey e Frost & Sullivan che la stessa Ocse – è destinata a diventare realtà nelle nostre società, sulla strada di una riconciliazione con l’ambiente e della lotta al cambiamento climatico. In questo contesto l’innovazione biotecnologica rappresenta certamente un fattore rilevante, in quanto capace di fornire una risposta sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale ed economico, al fabbisogno di cibo, materiali ed energia a base biologica.”

“IFIB si conferma uno degli eventi di punta sulla bioeconomia circolare a livello internazionale, un momento di confronto importante su un meta-settore che rappresenta un pilastro della transizione ecologica ” – commenta Mario Bonaccorso, direttore del Cluster SPRING – “Siamo lieti che, grazie al supporto prezioso della Provincia di Trento e dell’Italian Trade Agency, quest’anno possiamo tornare a organizzare un forum con una ampia presenza di relatori. A Trento sono presenti grandi imprese leader come Neste, Sekab, Dow, Novamont e LanzaTech ma anche investitori come Sofinnova e Capricorn, cluster europei e startup innovative”. “Dal nostro punto di vista – conclude Bonaccorso – è assolutamente necessario che il PNRR riconosca il ruolo essenziale che la bioeconomia circolare svolge per la ripresa e la resilienza del nostro Paese, per un cambio di paradigma economico e sociale che non è più procrastinabile al fine di conciliare la creazione di valore con la tutela ambientale e della salute umana. In poche parole: è tempo di passare dalle parole ai fatti con politiche adeguate”.

Federchimica ASSOBIOTEC

Assobiotec, Associazione nazionale di Federchimica per lo sviluppo delle biotecnologie, è una realtà che rappresenta presso gli stakeholder di riferimento, circa 130 imprese e parchi tecnologici e scientifici operanti in Italia nei diversi settori di applicazione del biotech: salute, agricoltura, ambiente e processi industriali. L’Associazione riunisce realtà diverse – per dimensione e settore di attività – che trovano una forte coesione nella vocazione all’innovazione e nell’uso della tecnologia biotech: leva strategica di sviluppo in tutti i campi industriali e risposta concreta ad esigenze sempre più urgenti a livello di salute pubblica, cura dell’ambiente, agricoltura e alimentazione. Costituita nel 1986, all’interno di Federchimica, Assobiotec è membro fondatore di EuropaBio e dell’International Council of Biotechnology Associations.

SPRING

Il Cluster Italiano della Bioeconomia Circolare nasce nel 2014, è un’Associazione riconosciuta e aggrega soggetti innovativi lungo tutta la filiera della chimica da fonti rinnovabili, per contribuire a consolidare un modello italiano di bioeconomia volto alla riduzione delle emissioni di CO2 e all’uso efficiente delle risorse.

L’obiettivo è contribuire a creare le condizioni per lo sviluppo di un contesto e di un tessuto industriale e accademico attrattivo, dinamico, innovativo, competitivo e in continua crescita. SPRING favorisce la creazione di una comunità forte, coesa e rappresentativa, ne rappresenta gli interessi di fronte alle istituzioni regionali, nazionali, europee ed internazionali, ne promuove la visibilità e la conoscenza da parte del pubblico generale e specialistico. Per raggiungere i propri obiettivi identifica e valorizza le sinergie esistenti e potenziali con tutti gli attori esistenti a livello regionale, nazionale, europeo e globale.

Gli Associati del Cluster hanno raggiunto a settembre 2021 il numero di 123, con un’ampia rappresentanza in tutte le diverse categorie (ricerca pubblica, industria, organismi dediti al trasferimento tecnologico e alla disseminazione, entità territoriali, associazioni) e distribuiti su tutto il territorio nazionale. Il Cluster si avvale inoltre del supporto di tredici Regioni sostenitrici – Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia,Lazio, Liguria, Lombardia, Piemonte, Puglia, Sardegna, Toscana, Umbria, Veneto e Provincia Autonoma di Trento – le cui strategie di sviluppo e di programmazione rispecchiano la visione e gli obiettivi dell’Associazione.