Cultura

Tra Catania e Siracusa per indagare la Sicilia preistorica

L’Assessore Samonà: “L’indagine storico-archeologica è importante perché conoscere il passato è fondamentale per progettare il futuro”

Com’era la Sicilia preistorica e quali le sue relazioni nel Mediterraneo? Se lo chiedono gli studiosi che da domani mattina a Catania affronteranno il tema nel corso di una tre giorni di livello internazionale realizzata dall’Assessorato regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana e dal Parco Archeologico e paesaggistico di Siracusa, Eloro, Villa del Tellaro e Akrai, diretto da Carlo Staffile, sotto la direzione scientifica dei Dipartimenti di Scienze della Formazione e di scienze umanistiche dell’Università di Catania e della D.ssa Rosalba Panvini, già Soprintendente dei Beni culturali di Catania.

Il Congresso – che inizierà domattina a Catania nell’ex Monastero dei Benedettini, a partire dalle ore 9.00, per concludersi giorno 9 al Museo Paolo Orsi di Siracusa – affronterà il tema delle nuove conoscenze scientifiche e metodologiche nell’ambito della ricerca, ma anche l’aggiornamento dei dati sulla preistoria siciliana come nodo centrale delle relazioni culturali e biologiche nel Mediterraneo, dalle origini del popolamento umano e animale al fenomeno della colonizzazione fenicia e greca.