Economia

I comuni siciliani non possono approvare bilanci

Si è riunito, ieri pomeriggio, in videoconferenza il Consiglio regionale dell’ANCI Sicilia allargato a tutti i Sindaci dell’Isola, ed ha esaminato la gravissima situazione economico-finanziaria di centinaia di Comuni siciliani, aggravata dal fatto che la quasi totalità non ha ancora approvato i bilanci di previsione 2021-2023 e il rendiconto di gestione 2020  e tra i  pochi che li hanno approvati molti erano tenuti a  bilanci vincolati dal dissesto e dal piano di  riequilibrio.

Tale situazione, da alcuni decenni, è drasticamente aggravata dalla mancata attuazione dello Statuto siciliano in materia finanziaria e dalla mancata applicazione del federalismo fiscale e dell’armonizzazione contabile che hanno fatto venir meno  l’intervento perequativo dello Stato, previsto in altre regioni italiane.

Sembra  che ci sia, per la prima volta dopo settant’anni, la volontà di attuare la specialità dello Statuto siciliano, infatti la Commissione Paritetica ha recentemente riconosciuto la necessità di interventi finanziari in favore Comuni siciliani entro il 30 novembre dell’anno in corso al fine di consentire agli stessi di recepire nei bilanci le modifiche che dovranno intervenire nel corrente anno ai fini della loro presa d’atto nei bilanci annuali.

Il 3 agosto scorso era stata  convocata la Conferenza Stato-Regioni-Autonomie Locali alla presenza del Governo nazionale, del  Governo regionale e dell’ANCI Sicilia e in quella sede era stato affermato l’intento di voler avviare un percorso normativo che rispettasse la specialità prevista dallo Statuto della Regione Siciliana.

Le attuali criticità possono essere superate attraverso una serie di misure che l’ANCI Sicilia ha, da tempo, indicato e che porterebbero  a perequare anche gli effetti della fallimentare gestione di Riscossione Sicilia in dismissione dall’8 ottobre e rispetto alla quale si confida in una gestione diversa da parte dell’Ente di Riscossione nazionale.

In  base alla  normativa vigente, i Sindaci siciliani si attendono il commissariamento di centinaia di Comuni nei quali non potrà che registrarsi l’impossibilità di approvare i bilanci anche da parte dei commissari straordinari,  i quali non potranno che prendere atto  di una condizione di impossibilità reale e contingente.