Arte e Artisti

Tartaglia Arte: Artissima 2021

DOPO FLASHBACK E THE OTHERS, È IL MOMENTO DI SCOPRIRE IL PROGRAMMA DELLA 28ESIMA EDIZIONE DI ARTISSIMA, PREVISTA IN PRESENZA E ONLINE ALL’OVAL DI TORINO DAL 5 AL 7 NOVEMBRE 2021.

Artissima 2019, International Fair of Contemporary Art, Torino Photo: Perottino – Piva – Bottallo / Artissima

Con ottobre ormai alle porte, a  Torino si torna a parlare di settimana dell’arte novembrina. Dopo l’annuncio dei programmi di Flashback e The Others, entrambe previste dal 4 al 7 novembre 2021, ora è il momento di scoprire quello della fiera ammiraglia Artissima che potrebbe riservare qualche sorpresa in merito alla sua direzione nei prossimi anni. È tuttora in corso il bando di selezione per il triennio 2022/2024 (con possibilità di prorogare l’incarico per altri due anni), dopo la direzione quinquennale di Ilaria Bonacossa, alla guida della rassegna torinese dal 2017 che ha lasciato presagire un Bonacossa ter: “formalmente non c’è niente che impedisca che possa ripropormi. Sto ricevendo proposte, ma non andrei a lavorare in un’altra fiera”.

LA PROSSIMA EDIZIONE DI ARTISSIMA

In ogni caso, la 28esima edizione di Artissima, (forse) l’ultima sotto la direzione di Ilaria Bonacossa, si terrà da venerdì 5 a a domenica 7 novembre 2021 (senza una serata di opening ma con preview a invito il 4 novembre dalle 15 alle 20) in presenza e anche in modalità digitale, dopo l’annullamento della rassegna del 2020 a causa della pandemia; in alternativa, sulla piattaforma digitale XYZ sono state presentate le sezioni curate della fiera Back to the Future, Disegni e Present Future, insieme a una mostra diffusa che ha coinvolto diversi musei torinesi, mentre quest’anno sarà invece visibile online dal 4 a 9 novembre 2021 e fisicamente in tre mostre collettive allestite nel padiglione fieristico. Il tema della fiera 2021 (con l’immagine grafica curata sempre dal collettivo torinese Fionda) è Controtempo, termine impiegato in ambito musicale, “ma che nasce dall’esperienza dell’anno scorso”, spiega Bonacossa. “La cognizione del tempo è cambiata. Viviamo da quasi due anni alternando ritardi ad accelerazioni, aperture a restrizioni, aspettative a rielaborazioni. Il tempo della creazione e della fruizione dell’arte si sono inseguiti, a volte incontrati, trovando nuove dimensioni di condivisione”.