CulturaMondo

Sally Rooney, la scrittrice che ha detto “no” alla traduzione in ebraico del suo ultimo libro

La scrittrice irlandese Sally Rooney, classe ’91, acclamata dalla critica come una delle migliori scrittrici della sua generazione, ha deciso di non autorizzare la traduzione in ebraico del suo ultimo libro, “Beautiful World, Where Are You”, nelle prime posizioni di vendita in Regno Unito e Irlanda, come gesto di boicottaggio nei confronti dello stato di Israele e in sostegno del popolo palestinese.

I due precedenti romanzi di Rooney, pubblicati entrambi da Einaudi in Italia, erano stati tradotti in ebraico dalla casa editrice israeliana Modan, una delle più importanti del paese, che avrebbe voluto tradurre anche l’ultimo romanzo, uscito a settembre. Rooney ha però respinto la richiesta di Modan come gesto di sostegno al movimento BDS.

Boicottaggio, Disinvestimento, Sanzioni (BDS) è un movimento guidato dai palestinesi per la libertà, la giustizia e l’uguaglianza e sostiene il principio che i palestinesi sono titolari degli stessi diritti che ha il resto dell’umanità.

Una presa di posizione netta quella della Rooney, che lei stessa ha spiegato in un comunicato: “Capisco che non tutti saranno d’accordo con la mia decisione, ma sento che non sarebbe giusto per me accettare un nuovo contratto con una società israeliana che non prende pubblicamente le distanze dall’apartheid nei confronti dei palestinesi e che non sostenga i diritti del popolo palestinese sanciti dall’ONU”.

Rooney ha aggiunto che i diritti per la traduzione in lingua ebraica del suo nuovo romanzo sono ancora disponibili e che se troverà un modo per venderli senza violare le linee guida del boicottaggio del movimento BDS, sarà molto lieta e orgogliosa di farlo.

Una pioggia di critiche ha invaso la scrittrice, come quelle di Gitit Levy-Paz del Jewish People Policy Institute che, in un articolo su Forward, si è detta “sorpresa e addolorata dalla decisione di Sally”.