Politica

Luciana Lamorgese dopo assalto alla Cgil potenzia la sicurezza

La Lamorgese,  nell’occhio del ciclone, prova a ricorrere al pugno duro. Durante il question time, dopo la risposta della ministra all’interrogazione sulla gestione dell’ordine pubblico in occasione della manifestazione svoltasi a Roma il 9 ottobre scorso, Giorgia Meloni ha smascherato la ministra, contestandole: ‘Lei viene qui e ci dice che sapeva e non ha fatto nulla. Se fino a ieri potevamo pensare che il problema fosse una sua sostanziale incapacità, oggi la tesi che ci viene a raccontare in questa aula è un’altra. Ed è molto più grave: quello che è accaduto sabato, è stato volutamente permesso’.

Un confronto serrato, quello tra le due donne della politica. Partito da un interrogativo fondamentale: sapeva la Lamorgese della presenza di soggetti pericolosi per l’ordine pubblico e della loro intenzione di assaltare la sede Cgil? Conosceva la natura di Forza nuova? La replica di Giorgia Meloni è una vera requisitoria alla quale non regge la scusante della ministra dell’interno che spiega  che l’intenzione di Castellino di dirigersi verso la Cgil è stata espressa dal palco. E che a quel punto, o successivamente, intervenire con l’uso della forza avrebbe comportato rischi di degenerazione della situazione dell’ordine pubblico.

Nicola Porro manda in onda un video a Quarta Repubblica, su Rete4, dove  si vede e si ascolta, Giuliano Castellino, leader con Roberto Fiore di Forza Nuova, arringare i 10mila ‘No Green pass’ di Piazza del Popolo incitandoli ad ‘assediare la sede della Cgil’. Sono le 16,30 di sabato 9 ottobre. L’assalto alla sede del sindaco guidato da Maurizio Landini avverrà solo alle 18, un’ora e mezzo più tardi. Uno spazio temporale più che sufficiente ad allestire un’adeguata difesa dell’edificio. Invece, a fare argine contro i manifestanti ci sono solo pochi carabinieri, una decina in tutto. Come mai?

E perché Castellino era libero di arringare una piazza pur essendo un pluri-daspato  e pur essendo sottoposto a sorveglianza attraverso il dispositivo del braccialetto elettronico? Qualcuno ha forse ‘usato’ Forza Nuova per poter poi gridare al ‘pericolo fascista’ nella settimana dei ballottaggi elettorali di Roma e Torino? Non si chiama complotto, ma strategia della tensione. In Italia la conosciamo bene. Soprattutto i suoi effetti, sempre miracolosamente stabilizzanti per l’establishment.

L’ex segretario della Cgil Sergio Cofferati,  alla Sette,  si è chiesto: ‘Come mai nel tempo, non breve, in cui il corteo si è scisso in due e uno dei tronconi si è diretto verso la sede della Cgil, le forze dell’ordine non sono intervenute? Il tempo c’era, potevano agire con efficacia, era chiaro dove si stavano dirigendo i manifestanti, che poi sono rimasti tanto tempo lì dentro. Oltre a devastare, hanno anche rubato? Chiedo alla Questura di verificarlo. Non si può sostenere che l’attacco alla Cgil sia stato estemporaneo, non avevo mai visto persone che attaccano una sede sorridenti, sereni, a volto scoperto…’.

Un passo falso, che ora la Lamorgese vuole evitare di compiere di nuovo. E così punta su sorveglianza raddoppiata e prevenzione efficace. Nel corso del comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica, svoltosi  al Viminale, il ministro dell’Interno ha sottolineato la necessità che nel prossimo e impegnativo periodo, connotato dalla prosecuzione delle manifestazioni di protesta collegate alle misure governative di contenimento della diffusione del Covid-19. Ma anche dallo svolgimento del G20 a Roma, le forze di polizia intensifichino le attività di prevenzione delle possibili cause di turbativa. Con il rafforzamento dei dispositivi di osservazione e di vigilanza del territorio. E degli obiettivi sensibili. Nonché dei servizi di monitoraggio dei siti web e dei social network, anche per garantire a tutti la libertà di manifestare pacificamente e nel rispetto delle regole.

Il Viminale dispone il rinforzo della vigilanza in strada con 500 unità aggiuntive dei soldati di ‘Strade Sicure’

Non solo. Per assicurare lo svolgimento in sicurezza del G20, gli addetti ai lavori hanno condiviso l’esigenza di implementare di 500 unità aggiuntive delle forze armate il contingente dell’Operazione Strade Sicure. Inoltre, per quell’occasione, sarà incrementata la sorveglianza e la difesa dello spazio aereo della Capitale attraverso il concorso di assetti specialistici, incluso il sistema anti-drone, delle Forze armate. Lo ha stabilito il comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal ministro dell’Interno Luciana Lamorgese.