Economia

Aumenti delle bollette, più attenzione per le imprese

È a due cifre la percentuale d’aumento dei costi per le materie prime energetiche a carico dell’imprese nell’ultimo trimestre del 2021: a settembre l’Osservatorio Energia di Confcommercio, infatti, ha fatto registrare una crescita del 27,2% per l’energia elettrica, del 25% per le energie rinnovabili e del 25,5% per il gas naturale. Aumenti che – precisa l’osservatorio – senza l’intervento del Governo avrebbero sfiorato il +40%. «Bene la manovra di calmierazione – commenta il presidente di Confcommercio Trentino Giovanni Bort – ma è necessario fare di più per le imprese».  

Il problema dei rincari delle materie prime, soprattutto di quelle energetiche, sta interessando da vicino anche le imprese del terziario: gli aumenti registrati a settembre preoccupano il settore, nonostante le rassicurazioni e gli interventi a livello governativo nazionale.

«Per i nostri associati – spiega il presidente di Confcommercio Trentino Giovanni Bort – il costo delle materie prime energetiche è una voce importante nei bilanci. L’Unione ha stipulato negli anni alcune convenzioni che consentono alle piccole e medie imprese di ottenere a prezzi scontati la fornitura di gas naturale ed energia elettrica. Gli aumenti di queste settimane, tuttavia, rischiano di impattare pesantemente sull’operatività e sui bilanci delle aziende. Anche come Confcommercio nazionale chiediamo più attenzione al fenomeno, per contrastare atteggiamenti speculativi che non dovrebbero avvenire in un momento così delicato di ripresa per l’intera economia nazionale. Le risorse in campo in questi mesi riservate all’Italia dovrebbero andare a risolvere anche il problema dei costi fissi che gravano sulle bollette di energia elettrica e gas naturale (e dei carburanti) a carico delle imprese, come tasse e accise».

«Bene l’intervento del governo – conclude Bort – per le utenze non domestiche in bassa tensione con potenza massima impegnata di 16,5 kW, ma è necessario, come sostiene anche la nostra Federazione, avviare da subito una riforma più organica delle modalità di calcolo della bolletta energetica, anche in ottica di progressivo trasferimento alla fiscalità generale degli oneri generali di sistema. Servono poi misure regolatorie che assicurino mercati concorrenziali, prezzi accessibili, sostenibilità ambientale e sociale degli investimenti e sicurezza dell’approvvigionamento, realizzando un modello di transizione energetica che consenta di coniugare innovazione tecnologica, rispetto dell’ambiente e benefici occupazionali ed economici per cittadini ed imprese».