Politica

Enrico Michetti, come Carlo Calenda, si dimette dal consiglio Comunale di Roma

Dopo le Amministrative, Enrico Michetti si dimette da consigliere comunale. “La mia decisione di dimettermi dalla carica di consigliere comunale nasce dalla sempre più pressante consapevolezza dell’importanza di continuare ad assicurare in via prioritaria – nell’attuale contesto storico politico ed economico amministrativo – la formazione, l’aggiornamento e l’assistenza ad amministratori e funzionari pubblici. Un ambito a cui dedicherò il massimo impegno per proseguire il percorso di valorizzazione delle risorse umane della Pubblica Amministrazione”.

L’ex candidato del centrodestra nella corsa al sindaco di Roma ha precisato che potrà offrire un contributo maggiore “rispetto a quanto potrei garantire ove assumessi il ruolo politico di consigliere di opposizione”. In ogni caso Michetti si è detto pronto ad aiutare “Roma Capitale per quelle che sono le mie specifiche competenze e senza che ciò comporti alcuna spesa a carico delle casse comunali”.

Un annuncio arrivato a sole due settimane di distanza dalla sua nomina, fortemente voluta da Fratelli d’Italia e dalla sua leader, Giorgia Meloni. Michetti era infatti risultato il più votato per il Campidoglio al primo turno (30,2 per cento), ma al ballottaggio è stato sconfitto dall’avversario del centrosinistra, Roberto Gualtieri, con un 60 per cento contro 39,8. È lui il successore di Virginia Raggi.

Enrico Michetti segue quindi  Carlo Calenda che qualche giorno fa si era  dimesso dal consiglio comunale di Roma, nel quale era entrato come candidato sindaco sconfitto: “Potrei rimanere eurodeputato e fare il consigliere. Ma non lo farò. Come ho detto ai romani prima del voto. Cederò il mio posto a Francesco Carpano che è stato il coordinatore del programma e che merita di entrare in consiglio. Andate a vedere il suo profilo. È un giovane fuoriclasse”, ha scritto su Twitter il leader di Azione.

La scelta di Calenda viene duramente criticata da Maria Teresa Bellucci, deputata romana di Fratelli d’Italia: “Le dimissioni di Calenda dalla carica di consigliere comunale sono la conferma di quanto la sua campagna elettorale fosse solo un costoso passatempo, funzionale al raggiungimento di propri obiettivi esclusivamente individuali e del Partito Democratico davanti al quale si è genuflesso. Ha fatto una campagna elettorale a uso e consumo dei media portando avanti uno storytelling inesistente, poiché il suo fine non era quello di rappresentare i cittadini ma di usarli per alimentare la sua smania di protagonismo. Se avesse avuto realmente a cuore i bisogni e la tutela dei romani, e se avesse rispettato chi ha creduto in lui votandolo, avrebbe onorato il suo mandato in Campidoglio”.