CronacaSalute

Fiaso: A dicembre +46% ricoverati no-vax, in rianimazione +71%

Nel mese di dicembre aumenta il numero di ricoverati no-vax e resta ‘basso’ quello dei pazienti vaccinati. Stesso discorso per i ricoveri in rianimazione: 71% no-vax rispetto al 29% di soggetti vaccinati. E’ quanto emerge nel report della Fiaso, la Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere, elaborato su 21 strutture sanitarie e ospedaliere e 4 ospedali pediatrici distribuiti su tutto il territorio italiano. La rilevazione è stata effettuata in data 28 dicembre e riguarda un totale di 1.478 pazienti adulti e 66 pediatrici. “L’incremento dei ricoveri di no vax si è consolidato: dal 7 dicembre al 28 dicembre il numero è cresciuto del 46%, mentre l’aumento dei pazienti vaccinati nello stesso periodo si è fermato al 19%”. Inoltre “i no vax sono circa il 71% del totale dei pazienti in Rianimazione contro il 29% di vaccinati”, rimarca la Fiaso

Il tasso di crescita dei ricoveri Covid, negli ospedali sentinella Fiaso, aumenta del 13,7%, un incremento, secondo la Fiaso, dovuto all’effetto festività che ha inciso “sul maggior numero di ospedalizzazioni per Covid, ma quello che i numeri consentono di osservare è sempre più un’epidemia dei non vaccinati”.

Il report dei 21 ospedali evidenza “un aumento dei ricoveri a doppia cifra, pari al 13,7%, con una accelerazione rispetto alla scorsa settimana quando l’incremento era stato del 7%. Dal 7 al 28 dicembre l’aumento complessivo è stato del 33%. Nei reparti ordinari la presenza di pazienti non vaccinati è del 54%. Permane – si legge nel report – la differenza di età fra vaccinati e non: i primi hanno in media 70 anni, i secondi 63 anni. Diverso anche lo stato di salute tra le due categorie: il 71% dei vaccinati ricoverati soffre di gravi patologie mentre meno della metà dei pazienti non vaccinati (47%) è affetto da altre malattie”.

“In una settimana la crescita nei reparti intensivi negli ospedali sentinella Fiaso è stata del 18%, più consistente rispetto a quella registrata nei ricoveri ordinari. Decisamente maggiore risulta l’aumento di non vaccinati in rianimazione rispetto ai vaccinati (21,6% contro 10%) – rileva il report -. I letti delle terapie intensive continuano a essere occupati prevalentemente da pazienti che non si sono sottoposti alla profilassi vaccinale: i no vax sono circa il 71% del totale dei pazienti in Rianimazione contro il 29% di vaccinati. Il range di età nei due gruppi è diverso: per i non vaccinati si va dai 21 agli 85 anni; per i vaccinati il più giovane ha 35 anni e il più anziano 90”.

“Tra i vaccinati in rianimazione l’84% aveva completato il ciclo vaccinale con 2 dosi da oltre 4 mesi e non aveva ancora eseguito la dose booster raccomandata”, spiega la Fiaso.

Nella settimana 21-28 dicembre “crescono del 46% i pazienti sotto i 18 anni”. “Nei 4 ospedali pediatrici e nei reparti di pediatria dei 21 ospedali sentinella il numero dei bambini ricoverati è passato da 45 a 66 (di cui 2 in terapia intensiva), con un incremento pari al 46%. Tra i piccoli degenti il 56% ha tra 0 e 4 anni, mentre il restante 44% ha tra 5 e 18 anni. Nessuno dei minori sopra i 5 anni era stato vaccinato con ciclo completo”, evidenzia il report.