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Pnrr, Letta: “Piccoli aggiustamenti, stop al caro bollette”

“Il Piano va attuato così com’è. La rinegoziazione non è la strada da percorrere”. A dichiararlo in un intervento su ‘Il Messaggero’ è il segretario del Partito Democratico, Enrico Letta, che replica alla proposta della leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, di rivedere il Pnrr. “Chi chiede di cambiare in corsa confessa implicitamente di non riuscire a mantenere gli impegni”, afferma il dem, secondo il quale il risultato sarebbero “ritardi notevoli proprio quando bisogna correre nell’attuazione del Piano”. “Una lunga istruttoria europea, sulla quale peraltro tutti gli Stati membri dovrebbero esprimersi, bloccherebbe anche le risorse per le emergenze che stiamo già affrontando”, aggiunge. E ricorda che “il rispetto degli impegni è una delle condizionalità dello scudo anti-spread della Bce”. Ciò su cui punta il segretario Pd è “far applicare quelle regole del Pnrr che consentono aggiustamenti di carattere attuativo”. Ad esempio, “per tener conto dell’aumento dei costi dell’energia proponiamo che il RePowerEu si integri con i Pnrr nazionali, non Paese per Paese”. E poi, “per abbassare le bollette del gas”, il Partito Democratico “ha proposto la bolletta luce sociale per famiglie e micro-imprese, basata solo su energia rinnovabile e prezzi calmierati, grazie a contratti di acquisto decennali”. Per le famiglie a basso reddito, in particolare, la proposta è “subito, un prezzo pari a zero fino al 50% del consumo medio dei singoli nuclei”, mentre nel medio periodo “un forte investimento sulle rinnovabili”. “Smontare quanto di buono è stato impostato prima è irresponsabile”, attacca il dem, e “denota la volontà di distruggere la reputazione e il credito guadagnati in Europa dal Governo Draghi”. Ecco perché, secondo Letta, “una vittoria delle destre sarebbe pericolosa per l’Italia”.