Politica

Pizzarotti: Non mi candido con Calenda e Renzi

“La mia partecipazione alle elezioni politiche del 25 settembre finisce qui, cioè non inizia. Non sarò candidato, non ci sono stati spazi seri nel progetto del Terzo Polo per candidature non direttamente collegate ad Azione e Italia Viva”. Con un post pubblicato su Facebook, Federico Pizzarotti ex sindaco di Parma ed ex grillino, ha rinunciato alla candidatura per il Terzo Polo di Calenda e Renzi. “La scelta “conservativa” e poco coraggiosa è stata quella di “salvare l’attuale dirigenza” senza aprirsi a rappresentanti dei territori e di persone che potessero far crescere questo nuovo soggetto. Non c’è stato posto per Gabriele Albertini, non c’è stato posto per Federico Pizzarotti e per altre figure che pure avrebbero a mio parere offerto un importante contributo e un messaggio di apertura e pluralità. Non è stato così, purtroppo le fusioni a freddo realizzate in due settimane hanno queste conseguenze”. E le sue sono accuse pesanti all’intera classe politica nazionale. “Dal lancio della “lista civica nazionale”, che da una proposta di costruzione di uno spazio per territori e amministratori aveva già prodotto più di 200 candidati, al cercare un soggetto che ci desse la possibilità di dare voce almeno a parte di questi candidati, anche nel campo del centro sinistra il soggetto di “Di Maio-Tabacci” ha prima usato poi escluso chi li aveva seguiti, a dimostrazione che ovunque sono prevalse le logiche di palazzo e non di allargamento”. “Qualcuno – spiega l’ex sindaco – pensa che io abbia sbagliato ad aprire con generosità e senza “garanzie preliminari” al Terzo Polo. Io ho compiuto una scelta parlando con i suoi promotori, dai quali ho ricevuto un caloroso benvenuto. Oltre la parola e una stretta di mano, non mi sembrava servissero altre rassicurazioni. Avevano specificato che una parte delle candidature sarebbe stata aperta, un 10% avevano riportato i giornali, l’effetto reale è stato avere solo due proposte”, spiega Pizzarotti. “Non avevo chiesto e non mi aspettavo una candidatura “blindata” (da sindaco ho sempre faticato per guadagnarmi le cose), ma solo di essere messo nelle condizioni di poter gareggiare seriamente e di poter concretizzare una rappresentanza adeguata della lista civica nazionale. Non sono stati in grado di fare proposte serie e ieri sera ho dovuto a malincuore ritirare la mia candidatura”. “E ora? Dopo una pausa “rurale” per proseguire con i miei altri progetti, che se non ci fossero state le elezioni anticipate avrei fatto prima, riprenderemo a lavorare al soggetto politico che abbiamo lanciato qualche settimana fa e che continua ad essere ai miei occhi il più lungimirante e necessario: una “lista civica nazionale”, che convogli le migliori energie che emergono dai territori, dalle amministrazioni locali e dall’associazionismo, in un progetto che rinnovi la politica e la renda accessibile a chi la vive dal basso”, è il progetto politico futuro che annuncia Federico Pizzarotti.