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Somalia: attacco all’hotel Hayat, almeno 21 morti e 117 feriti

Sono almeno 21 i morti e 117 i feriti dell’attacco sferrato venerdi sera da miliziani di Al Shabaab contro l’hotel Hayat di Mogadiscio, assedio che si e’ concluso questa mattina dopo oltre 30 ore di combattimenti con le forze di sicurezza, che sono riuscite a riprendere il possesso della struttura. Lo ha dichiarato il capo della polizia somala Abdi Hassan Hijar, precisando che 106 persone sono state tratte in salvo dall’assedio ma che si attende una comunicazione ufficiale del governo per un bilancio piu’ preciso delle vittime e dettagli sulla logistica dell’attacco. Durante l’intervento delle forze di polizia e’ rimasto ucciso anche il giornalista dell’emittente televisiva locale “M24” Ahmed Omar Nur, parte di un gruppo di reporter che stavano coprendo l’assedio sul posto. Per mettere fine all’assedio, segnala l’agenzia “Baiadoa Online”, le forze governative hanno bombardato fino a “distruggere” quasi per intero l’hotel Hayat, con il rischio che il numero di vittime possa essere sensibilmente piu’ alto. Altre fonti avvertono della possibilita’ che alcuni dei terroristi siano riusciti a scappare, mentre testimoni sul posto riferiscono ai media locali che gli scontri a fuoco non sarebbero ancora terminati.

L’attacco e’ stato sferrato nella serata di venerdi’: gli aggressori hanno fatto esplodere due ordigni nei pressi della struttura, per poi aprire il fuoco all’interno. Alcune fonti hanno parlato di un duplice attacco suicida con autobombe, cui sarebbe seguito lo scoppio di un terzo ordigno per impedire l’intervento delle forze di sicurezza. Un commando “si e’ aperto con la forza la strada per entrare nell’hotel Hayat, e una volta dentro ha iniziato a sparare a caso”, si leggeva in un messaggio che al Shabaab ha pubblicato su un sito internet affiliato. Immagini e filmati diffusi in rete mostrano alcune delle esplosioni e i danni provocati alla facciata dell’hotel. La polizia, scriveva l’agenzia di stampa “Sonna” sul proprio profilo twitter, ha isolato l’area e creato un cordone di sicurezza, riuscendo a portare in salvo “molte persone” dall’hotel.

L’episodio e’ destinato ad aumentare la preoccupazione sul livello di pericolosita’ del gruppo terroristico legato ad Al Qaeda. L’assalto, osservano i media locali, descrive la volonta’ del gruppo terroristico di aumentare sensibilmente la pressione sul governo locale. La struttura presa di mira e’ in gran parte usata da funzionari di governo e alte magistrature statali. L’assalto, specifica l’emittente “Al Jazeera”, e’ il primo di questo tipo da quando da quando il presidente Hassan Sheikh Mahmoud e’ entrato in carica a maggio scorso. A luglio, Mahmoud aveva detto che per sconfiggere il gruppo di insorgenti non sarebbe bastata la sola risposta militare, aprendo all’inedita possibilita’ di un contatto negoziale diretto. 

Al Shabab controlla vaste aree rurali nella zona meridionale e centrale della Somalia, ma ha nel tempo esteso la sua influenza nelle aree urbane. Gli attacchi si concentrano su strutture particolarmente affollate, come hotel e ristoranti, e colpiscono autorita’ statali e funzionari della sicurezza, presumibilmente con l’obiettivo di rovesciare il governo di Mogadiscio per imporre la propria interpretazione della legge islamica. Al tempo stesso preoccupa l’espansione che al Shabaab starebbe portando avanti anche in Etiopia, come testimoniano i sanguinosi scontro registrati nelle ultime settimane lungo il confine.