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Tajani: “41 bis non si tocca”

Il ministro Tajani, a margine dell’evento elettorale promosso dal partito a una settimana dal voto delle regionali a Milano, ha risposto ai cronisti che gli hanno chiesto se è possibile aprire una riflessione sul 41 bis in seguito al caso di Alfredo Cospito e ha escluso qualsiasi modifica al carcere duro. “Il 41 bis non si può toccare in questo momento, perché bisogna ancora sconfiggere mafia e terrorismo”, ha spiegato. “È assolutamente indispensabile continuare ad avere il 41 bis, come strumento di garanzia per la sicurezza dello Stato”. Il 41 bis, ha specificato il ministro, serve a impedire che ci siano collegamenti esterni per detenuti che hanno commesso reati gravissimi e possono continuare a dare indicazioni o ordini ai loro sodali. Secondo il vicepremier, “ha fatto bene il ministro Nordio” a trasferire Cospito nel carcere di Opera di Milano, “perché noi che siamo garantisti vogliamo, e tutto il governo lo vuole, che sia tutelata la salute di un detenuto, indipendentemente dai reati gravissimi di cui si é macchiato. Un conto é la detenzione e un conto é la salute del detenuto”.