La defilata Elly Schlein sui fenomeni politici e atmosferici estremi
Nel mio ultimo editoriale sottolineavo che: ‘La tragedia dell’Emilia Romagna è solo l’ennesima di una lunga serie, annunciate e mai prevenute’. E poi: ‘…la cura quotidiana dei nostri luoghi, con un territorio come quello italiano, e di fronte a mutamenti climatici drammatici e inarrestabili, ma sempre e puntualmente annunciati dai ricercatori e scienziati di tutto il mondo, dovrebbe rappresentare la prima attività del Paese, nonché la sua preoccupazione primaria… La cattiva gestione del territorio, la scarsa prevenzione, il dissesto idrogeologico che in tante zone del nostro Paese continua a farci pagare costi altissimi, non possono essere più valutati e gestiti, come purtroppo ci ostiniamo a fare, senza considerare l’impatto dei fenomeni atmosferici estremi’. A questo punto, in diretta dipendenza con quanto scritto, non posso non intervenire su quanto dichiarato da Elly Schlein, che se n’è stata defilata, insolentemente silente sulla tragica alluvione che ha messo in ginocchio l’ Emilia Romagna. La segretaria Pd non ha neanche una parola di solidarietà verso gli abitanti delle terre devastate. Ricordo che la Schlein è stata vice presidente dell’Emilia Romagna, assessore con deleghe regionali al welfare e al Patto per il Clima, coordinamento che si occupa delle politiche di prevenzione e adattamento ai cambiamenti climatici, utili per la transizione ecologica. Era lei stessa a doversi occupare di quei cambiamenti climatici denunciati dagli ambientalisti. La Schlein nega questo, affermando che: ‘Non sono mai stata assessora all’Ambiente in Emilia-Romagna. Io ero assessora al Welfare e al Clima. Assessora all’ambiente era un’altra persona che, peraltro, ha lavorato molto bene’. A partire dal fatto che il lavoro di chi è stato assessora all’Ambiente non ‘ha lavorato molto bene’, la Schlein nega le sue responsabilità in merito. A doversi occupare di quel cambiamenti climatici che denunciano gli ambientalisti, era proprio lei, che si sottrae alle proprie responsabilità eludendole. A distanza di giorni dalle spaventose alluvioni e inondazioni che hanno messo in ginocchio l’Emilia-Romagna, gli effetti della catastrofe sono ancora ben visibili. E non soltanto per le strade e nelle campagne, dove un esercito di cittadini e volontari, giunti da diverse parti d’Italia, stanno lavorando senza sosta per rimuovere il fango e i detriti che hanno invaso tutto. Le conseguenze sono tangibili pure dall’alto: le immagini dei satelliti Sentinel-2 e Sentinel-3 del programma Copernicus EU, rielaborate dall’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), mostrano come sia molto intensa la portata dei flussi alle foci di fiumi e canali nel Mar Adriatico settentrionale. Lunge scie di fango stanno continuando a a riversarsi nelle acque del mare, come mostra la colorazione marrone dei pennacchi immortalati dai satelliti. L’evento avvenuto tra il 15 e il 17 maggio ha causato l’esondazione di 23 fiumi e coinvolti negli allagamenti 43 comuni. – riepiloga l’Ispra in una nota – Sul versante del dissesto idrogeologico, risultano “attive” un migliaio di frane: si tratta di masse il cui terreno è in fase di spostamento verso valle, di queste circa 300 sono concentrate in 54 comuni. Tutte le squadre di rilevatori (soprattutto nel ravennate e in provincia di Forlì-Cesena) sono in campo per aggiornare costantemente il quadro idrogeologico, anche con i droni laddove le strade non sono più percorribili. La Schlein fa la finta tonta sull’alluvione: ‘Non sono una tecnica, ma mi permetto di dire al governo che anziché discutere e lamentarsi delle scadenze che la Ue prevede, possiamo chiedere più risorse per una transizione giusta’. Cara Schlein: ‘Il governo non si lamenta, il governo fa e l’ingente stanziamento per l’alluvione e gli interventi dei vari ministeri stanno a testimoniarlo’. Stefano Bonaccini, sull’argomento, infligge alla Schlein un duro colpo: ‘Con Meloni ho un ottimo rapporto. Ho trovato una persona disponibile e seria, sta facendo quello che ha detto a noi; e vedremo se manterrà gli impegni. I primi atti sono molto positivi. Il commissario non si può fare in 24 o 48 ore, ora pensiamo all’emergenza’. Bonaccini ha affermato con altre parole il senso delle dichiarazioni del premier nella conferenza stampa di qualche ora prima a Bologna: ‘Il mio problema è trovare risorse per l’emergenza, poi decidere chi le spende’. Elly Schlein era stata fumosa sull’alluvione e le responsabilità della regione di cui era vicepresidente e aveva gettato veleno su Meloni e il governo. Bonaccini ha usato misura e apprezzamento per la premier e le misure ingenti messe in campo. Più volte in questi giorni ha ringraziato pubblicamente Meloni e i ministri per la vicinanza formale e sostanziale.
Andrea Viscardi