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Colombia: indagati D’Alema e Profumo

D’Alema e Profumo indagati per la vendita di navi e aerei alla Colombia. 

Con loro anche Giuseppe Giordo, ex direttore del settore Navi di Fincantieri, e Gherardo Guardo, nella veste di contabile di D’Alema. La Digos di Napoli, su disposizione della procura partenopea, ha effettuato una serie di perquisizioni nelle abitazioni e negli uffici dei quattro.

L’indagine si è concentrata sulla vendita alla Colombia di aerei M346, corvette e sommergibili prodotti da società italiane con partecipazione pubblica, come Leonardo e Fincantieri. 

In totale sono 8 le persone indagate. Oltre all’ex presidente del Consiglio Massimo D’Alema e all’ex ad di Leonardo Alessandro Profumo, sono indagati i due broker pugliesi Francesco Amato, 39 anni, ed Emanuele Caruso, 44 anni, l’ex responsabile della Divisione Navi militari di Fincantieri Giuseppe Giordo, 58 anni, il commercialista Gherardo Gardo, 52 anni Giancarlo Mazzotta, 53 anni , e Umberto Claudio Bonavita, 50 anni. 

A tutti viene contestato dalla sezione reati economici della Procura di Napoli il reato di corruzione internazionale aggravata. La forma aggravata viene contestata in quanto il reato sarebbe stato commesso con l’ausilio di un gruppo criminale organizzato attivo in diversi Stati, tra cui Italia, Usa, Colombia. I fatti risalgono a una data intorno al 27 gennaio 2022.

L’obiettivo, secondo la polizia, era giungere ad accordi con le autorità colombiane per forniture del valore complessivo pari a quattro miliardi di euro. Nelle carte si legge: 

I soggetti indagati si sono a vario titolo adoperati quali promotori dell’iniziativa economica commerciale di vendita al governo della Colombia di prodotti di aziende italiane a partecipazione pubblica Leonardo. In particolare aerei M 346 e Fincantieri in particolare Corvette, piccoli sommergibili e allestimento cantieri navali al fine di ottenere da parte delle autorità colombiane la conclusione degli accordi formali e definitivi aventi ad oggetto le descritte forniture ed il cui complessivo valore economico ammontava oltre 4 miliardi di euro“.

Tra le persone coinvolte nella corruzione internazionale anche Marta Lucia Ramirez, già ministro degli Esteri e vice presidente della Colombia Secondo l’ipotesi degli inquirenti, sarebbe dovuta essere corrisposta, in maniera occulta, una parte dei 40 milioni di euro promessi per presunte agevolazioni nel conseguimento di una commissione miliardaria. 

Secondo il decreto di perquisizione: “Francesco Amato ed Emanuele Caruso operavano quali consulenti per la cooperazione internazionale del ministero degli Esteri della Colombia tramite Giancarlo Mazzotta riuscivano ad avere contatti con Massimo D’Alema il quale per il curriculum di incarichi anche di rilievo internazionale, rivestiti nel tempo si poneva quale mediatore informale nei rapporti con i vertici delle società italiane, ossia Alessandro Profumo quale amministratore delegato di Leonardo e Giuseppe Giorgio quale direttore generale della divisione navi militari di Fincantieri”. “Tale operazione – continua – era volta a favorire e ottenere da parte delle autorità colombiane la conclusione degli accordi formali e definitivi aventi ad oggetto le descritte forniture e il cui complessivo valore economico ammontava oltre 4 miliardi di euro.  Per ottenere ciò offrivano e promettevano ad altre persone il corrispettivo illecito della somma di 40 milioni di euro corrispondenti al 50% della complessiva provvigione di 80 milioni di euro”.

Il legale dell’ex Presidente del Consiglio ha dichiarato che sarà dimostrata l’estraneità ai fatti.

A seguito delle notizie provenienti dall’Italia il presidente della Colombia, Gustavo Petro, ha chiesto alla procura del suo Paese di avviare un’inchiesta.