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Berlusconi: Forza Italia dopo il Cavaliere

Nelle ultime 24 ore su Silvio Berlusconi è stato scritto e commentato tutto. 

Dalla sua scesa in campo nel 1994, la creazione dal nulla del suo partito Forza Italia, la guerra contro la magistratura, gli scandali, il Milan e il Monza e il profondo cambiamento che ha messo in atto nella televisione italiana prendendo come modello quella americana.

Come è certo ci sarà un’era prima del Cavaliere e dopo il Cavaliere. Indiscussa la centralità della sua figura nella politica dagli anni ’90 ad oggi. Quello di cui non si è parlato molto è cosa succederà a Forza Italia e quali equilibri potrebbero cambiare all’interno del centro destra e nella coalizione di governo.

E’ noto a tutti che Silvio Berlusconi era l’ago della bilancia ‘moderato’, anche nei rapporti tra Matteo Salvini e Giorgia Meloni, e che all’interno del suo partito era solo lui che decideva e metteva a tacere possibili faide interne. 

I senatori e i deputati, avendo ancora quattro anni di tempo all’interno della Legislatura, potrebbero iniziare a ragionare su come posizionarsi al fuori di una Forza Italia senza Berlusconi, anche in vista delle prossime europee del 2024. 

C’è chi prospetta una diaspora verso Lega e Fratelli d’Italia ma non solo. Da questo momento si dovrà palesare la capacità di Antonio Tajani come coordinatore. Già qualche settimana fa i rumors parlavano delle ennesime lotte intestine all’interno del partito azzurro, addirittura da parte della quasi moglie Marta Fascina, nettamente smentite da tutti i fronti. 

Certo è che per questa settimana parlare di successione è vietato, almeno ufficialmente. Ma che qualcuno si stia già muovendo è molto probabile.