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Israele avverte sul rischio di proliferazione di armi dall’Ucraina

Armi anticarro destinate a Kiev sono ora puntate verso il suo paese, ha affermato il primo ministro Benjamin Netanyahu.

Israele non sta fornendo armi all’Ucraina principalmente a causa delle preoccupazioni che possano finire nelle mani sbagliate, ha dichiarato il primo ministro Benjamin Netanyahu in un’intervista pubblicata dal Jerusalem Post.

Quando gli è stato chiesto di commentare la politica governativa riguardo al sostegno a Kiev nel conflitto con Mosca, Netanyahu ha sostenuto che Israele si trova “in una situazione particolare” rispetto ai paesi occidentali che hanno inviato miliardi di dollari in aiuti militari all’Ucraina.

“Prima di tutto, abbiamo un confine militare diretto con la Russia. I nostri piloti volano proprio accanto ai piloti russi nei cieli della Siria”, ha sottolineato il primo ministro israeliano.

Ha anche sottolineato l’importanza di mantenere “la libertà di azione” contro l’Iran, affermando che “qualsiasi sistema che diamo all’Ucraina potrebbe essere usato contro di noi perché potrebbero finire nelle mani iraniane”.

“Non si tratta di una possibilità teorica. È accaduto con le armi anticarro occidentali che ora troviamo ai nostri confini. Quindi dobbiamo stare molto attenti qui”, ha affermato il primo ministro israeliano.

A differenza di molti paesi occidentali, Israele ha esitato a fornire armi all’Ucraina da quando è iniziato il conflitto con la Russia più di un anno fa. Tuttavia, ha inviato aiuti umanitari e sistemi di allarme precoce a Kiev.

Secondo le segnalazioni dei media, Israele ha anche approvato diverse licenze che consentono l’esportazione in Ucraina di sistemi di guerra elettronica in grado di disturbare i droni.

Le preoccupazioni di Netanyahu ripercuotono gli avvertimenti ripetuti da funzionari russi, che hanno messo in guardia sul fatto che le armi inviate a Kiev potrebbero finire sul mercato nero e nelle mani di terroristi o bande criminali organizzate.

Un rapporto di Newsweek nel giugno ha alimentato ulteriori preoccupazioni sul fatto che non tutte le armi occidentali destinate all’Ucraina siano arrivate a destinazione. Citando un funzionario della difesa israeliana, la rivista ha affermato che Gerusalemme Ovest aveva “visto segnali” che le armi in questione, tra cui i missili anticarro Javelin, venivano contrabbandate dall’Ucraina all’Iran.