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Ndrangheta, 43 persone indagate. Rapporti sistematici con la PA e politica

Reggio Calabria – Sono 43 le persone indagate dalla Procura della Repubblica di Catanzaro – Direzione distrettuale antimafia – nell’ambito di un’operazione condotta dai carabinieri tra Crotone, Cosenza, Catanzaro, Potenza, Parma, Brescia, Milano e Mantova. Secondo gli inquirenti le accuse sono di associazione di tipo mafioso (22 indagati), associazione per delinquere (9 indagati), associazione per delinquere finalizzata alla commissione di truffe aggravata dalle finalità mafiose (3 indagati), turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, estorsione, illecita concorrenza con minaccia o violenza, omicidio, trasferimento fraudolento di valori, concorso esterno in associazione di tipo mafioso, turbata liberà degli incanti, corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio, falsità ideologica e materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, scambio elettorale politico mafioso, truffa aggravata.

Nicola Gratteri parla di “rapporti sistematici con la pubblica amministrazione, rapporti continui e diretti con la pubblica amministrazione asservita all’organizzazione ‘ndranghetistica, rapporti diretti con la politica regionale”. Così il procuratore della Dda di Catanzaro durante la conferenza stampa. Gratteri ha parlato di “elementi di prova” che delineano “rapporti con la pubblica amministrazione e con la politica regionale che aveva un ruolo attivo, dominante, dal 2014 al 2020”. “L’indagine, ha aggiunto Gratteri, riguarda ”tutta la gamma dei reati che riguardano la pubblica amministrazione”.