Economia

Cuchel (commercialisti), bene ordine del giorno per proroga scadenze versamenti

ROMA – “L’Ordine del giorno per la proroga della scadenza dei versamenti dal 31 luglio al 21 agosto, a firma dei parlamentari Gusmeroli, Cavandoli, Bagnai e Centemero, è un passo in avanti perché impegna il governo a occuparsi di un tema che non sembra più sul tavolo delle urgenze, ma che invece riguarda centinaia di migliaia di imprese e cittadini. Un provvedimento che rappresenterebbe un passo importante anche verso una maggiore semplificazione per gli operatori del settore”. Lo afferma Marco Cuchel, presidente Anc (Associazione Nazionale Commercialisti).

Cuchel sottolinea che l’iniziativa dell’Ordine del giorno arriva in un momento cruciale, “considerando la tardiva pubblicazione in G.U. dei correttivi ISA, le circolari di ciclopiche dimensioni emanate dall’AdE a ridosso della scadenza, i tuttora perduranti disservizi sui canali telematici. L’attenzione del Governo su questo OdG è doverose: comprendiamo le esigenze di cassa e siamo consapevoli che la stabilità finanziaria del Paese sia prioritaria ma, a questo punto, anche la previsione dei 4,5 mld che la Ragioneria stimava a suo tempo di necessaria copertura in caso di proroga va rivista, alla luce del fatto che parte dei versamenti è stata effettuata al 30/06 ed una parte sarà eseguita il 20/07, e pertanto la platea dei soggetti che usufruirà dell’auspicato slittamento al 21/08 si sarà consistentemente ridotta”.

Pertanto, Cuchel auspica che il Parlamento, “nella sua attività di revisione normativa, prenda in considerazione questa problematica e adotti misure che consentano una maggiore flessibilità nella scadenza dei versamenti. Sarebbe un gesto di grande consapevolezza e di vicinanza ai contribuenti e ad una categoria che, pur in grande affanno, lavora ininterrottamente al servizio di questo Paese”.
Come sindacato, conclude Cuchel, “la nostra soddisfazione è soprattutto quella di dire ai colleghi, che quotidianamente in questo caotico periodo ci sollecitano ad intervenire sulle scadenze, che il nostro ininterrotto presidio sulle istituzioni, che si sostanzia in fitte quanto ininterrotte interlocuzioni con i decisori, che la loro voce non è rimasta inascoltata”.