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Blinken torna a Tel Aviv e Amman, poi va in Asia

Antony Blinken di nuovo in Medio Oriente. “Venerdì torno” nella regione “per proseguire il nostro impegno diplomatico – ha scritto il segretario di Stato Usa nelle ultime ore in un post sul social X – Come ho sottolineato, non dobbiamo scegliere tra difendere Israele e aiutare i civili palestinesi. Possiamo e dobbiamo fare entrambe le cose”. Il Dipartimento di Stato ha confermato che la missione nella regione prevede tappe a Tel Aviv e Amman. In Israele Blinken ribadirà il sostegno degli Usa al “diritto” del Paese, colpito dal terribile attacco del 7 ottobre di Hamas, “a difendersi contro il terrorismo nel rispetto del diritto umanitario internazionale” e parlerà degli “sforzi per salvaguardare” i cittadini Usa in Israele, Cisgiordania e Gaza, oltre che delle trattative per arrivare al “rilascio immediato” degli ostaggi e dell’impegno per aumentare l’assistenza umanitaria ai civili della Striscia.

In cima all’agenda anche il lavoro per evitare un allargamento del conflitto. In Giordania Blinken sottolineerà l’importanza di “proteggere le vite dei civili”, dell’assistenza umanitaria salvavita ai civili di Gaza, della “ripresa dei servizi essenziali” e, ha spiegato il portavoce Matthew Miller, di far sì che “i palestinesi non vengano sfollati con la forza fuori da Gaza”. Qui si parlerà anche dei “meccanismi urgenti per arginare la violenza, calmare la retorica, ridurre le tensioni nella regione” e verrà ribadito l’impegno degli Usa a lavorare con i partner per “stabilire le condizioni necessarie per una pace duratura e sostenibile” in Medio Oriente, che “includa la creazione di uno stato palestinese”.