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Ucraina, Unicef: “Guerra ha devastato salute mentale bimbi, ferite si aggravano”

“Nei 2 anni di guerra i bambini delle città in zone dell’Ucraina in prima linea nei combattimenti siano stati costretti a trascorrere tra le 3mila e le 5mila ore, ovvero da 4 a 7 mesi, rifugiandosi sottoterra. Provate a immaginare di passare 200 giorni negli ultimi 2 anni confinati in uno scantinato, in un bunker o in un buco nel terreno. Questa è stata la realtà per molti bambini in zone in prima linea in Ucraina”. Lo evidenzia Unicef Italia che spiega: “La ricerca di sicurezza dai missili e dai droni ha un costo elevato per questi bambini. Questa situazione è diventata assolutamente devastante per la salute mentale. Le cicatrici psicologiche per i bambini sono profonde. E si aggravano di giorno in giorno”. Secondo i dati di un’indagine, riportati dall’Unicef, “la metà dei ragazzi tra i 13 e i 15 anni ha problemi a dormire e uno su 5 ha pensieri intrusivi e flashback, manifestazioni tipiche del disturbo da stress post-traumatico. Tre quarti dei bambini e dei giovani di età compresa tra i 14 e i 34 anni hanno recentemente dichiarato di aver bisogno di sostegno emotivo o psicologico. I continui bombardamenti e l’aumento dell’uso dei droni, la consapevolezza che i bambini continuano a essere uccisi, ostacolano la capacità dei bambini di superare la profonda angoscia e il trauma inflitti da questa guerra. I genitori di tutta l’Ucraina riferiscono che i loro figli stanno provando paura eccessiva, ansia, fobie e tristezza, disinteresse per la scuola e disturbi del sonno. In un momento in cui le cure dei genitori sono più necessarie, la metà dei genitori intervistati dichiara di avere difficoltà a sostenere i propri figli”. E ancora. “Nonostante l’istruzione sia una fonte fondamentale di speranza e stabilità, è cronicamente interrotta e fuori portata per una parte sostanziale dei bambini ucraini. Negli ultimi 4 anni, 2 anni di Covid-19 e 2 anni di guerra su larga scala – rimarca l’Unicef – i bambini delle zone in prima linea sono stati in una scuola per una sola settimana. Nella regione di Kharkiv, due scuole su 700 offrono lezioni in presenza. La natura distruttiva di questa guerra si manifesta non solo sul campo di battaglia, ma anche nella vita delle famiglie; ogni giorno si consuma un po’ più di forza, speranza ed energia. Tendiamo ad ammirare la resilienza dell’Ucraina e dei suoi bambini, ma tendiamo a dimenticare quanto questa resilienza costi loro”.