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Israele. Approvato il piano per la presa di Gaza City. Smotrich: “Lo Stato palestinese non nascerà”

Il ministro della Difesa israeliano Israele Katz ha approvato i piani dell’esercito per l’occupazione di Gaza City presentatigli ieri sera dal Capo di Stato maggiore delle Israeli Defence Forces, il Generale Eyal Zamir. L’offensiva è stata soprannominata “Carri di Gedeone B”, in seguito a una precedente operazione con lo stesso nome, che ha visto le Idf conquistare il 75% del territorio della Striscia nel tentativo – scrive il Times of Israel – di costringere Hamas a un accordo per il rilascio degli ostaggi. Katz, riporta il giornale, ha approvato anche i “preparativi” dal punto di vista “umanitario” per un milione di palestinesi che si stima saranno sfollati, costretti a spostarsi da Gaza City verso il sud dell’enclave palestinese. Una offensiva, da quanto si apprende, che non sarà immediata.

E contemporaneamente scompare il ‘sogno’ di due Stati e due Popoli. L’Alta commissione di pianificazione dell’Amministrazione civile, un dipartimento del ministero della Difesa, ha dato il via libera al progetto in Cisgiordania che prevede la costruzione di circa 3.400 unità abitative nell’aerea nota come E1, tra Gerusalemme Est e l’insediamento di Maale Adumim. L’area è ampia circa 12 chilometri quadrati e la costruzione di insediamenti significherebbe dividere la Cisgiordania rendendo quasi impossibile la nascita di uno stato palestinese su un territorio collegato.

Un piano confermato dal ministro israeliano delle Finanze, Bezalel Smotrich, che parla di un “passo significativo che sostanzialmente cancella l’illusione dei due stati”. “Lo stato palestinese viene tolto dal tavolo non con gli slogan, ma con i fatti – ha detto l’esponente dell’estrema destra in dichiarazioni riportate dal Times of Israel – Ogni insediamento, ogni quartiere, ogni unità abitativa è un altro chiodo nella bara di questa idea pericolosa”.