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Ucraina, ministero Esteri Cina: “Nessuno vuole una terza guerra mondiale”

La Cina sollecita la risoluzione del conflitto in Ucraina mediante la via diplomatica, dal momento che nessuno vuole assistere allo scoppio di una terza guerra mondiale. E’ quanto dichiarato dal portavoce del ministero degli Esteri di Pechino, Wang Wenbin, durante la conferenza stampa quotidiana. “Le parti in causa dovrebbero insistere nel dialogo e nella negoziazione per scongiurare l’aggravarsi del conflitto, evitando che l’Europa e il mondo paghino un prezzo maggiore”, ha aggiunto. Finora la Cina ha sempre mantenuto un atteggiamento prudente relativamente alla crisi in Ucraina, evitando di compromettere i suoi legami con Mosca o con gli Stati occidentali, in primis Stati Uniti e Unione europea. Pur ammettendo di “deplorare” il conflitto, Pechino non ha mai descritto l’offensiva russa come “un’invasione” e si è astenuta dal votare la risoluzione di condanna approvata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite all’inizio di marzo. La Repubblica popolare ritiene che “la sovranità e l’integrità territoriale di tutti i Paesi dovrebbero essere rispettate, così come dovrebbero essere rispettati gli scopi e i principi della Carta delle Nazioni Unite”, hanno dichiarato più volte il presidente Xi Jinping e il ministro degli Esteri, Wang Yi, secondo i quali è necessario “prendere sul serio le legittime preoccupazioni in materia di sicurezza” nutrite da ogni Stato globale, Russia inclusa. La risoluzione a lungo termine della crisi, nell’ottica cinese, non può prescindere dal dialogo tra Stati Uniti, Unione europea, Nato e Russia, che dovrebbero studiare un meccanismo di sicurezza europeo “equilibrato, efficace e sostenibile”. La Cina, da parte sua, ambisce a rivestire “un ruolo costruttivo” nella promozione dei negoziati di pace e rivendica il diritto a stabilire in maniera autonoma la propria linea diplomatica.