Caltanissetta: morto per Epatite C, condannato ministero Salute
“Deve ritenersi sussistente la responsabilità colposa dell’Amministrazione Statale, anche per casi di epatite C, già dalla fine degli anni Sessanta, per non avere adottato le misure idonee a prevenire ed impedire la trasmissione di malattie mediante il sangue infetto”. E’ quanto affermato dal Tribunale di Caltanissetta che ha condannato il ministero della Salute a risarcire 400mila euro alla moglie e al figlio di un uomo deceduto per i postumi di un’epatite post-trasfusionale.
Il caso riguarda un uomo che, a seguito di trasfusioni di sangue infetto praticategli nel 1974, è risultato successivamente affetto da Epatite C e che, aggravatasi in cirrosa epatica, lo ha portato alla morte nel 2009. Nel 2017 la moglie e il figlio hanno chiesto al ministero della Salute il risarcimento per la grave perdita del congiunto, con richiesta di giudizio, da parte del loro legale, davanti al Tribunale di Caltanissetta che ha condannato il ministero della Salute a risarcire gli eredi della vittima col pagamento di 400.000 euro.