Politica

La gender-follia conquista un giudice a Lucca: autorizza un 16enne a cambiare nome e sesso

La pura follia ideologica, e la volontà,  di cancellare uomini e donne anche nei saluti appare  come una tendenza inarrestabile che contagia anche i colossi economici. La  Disney, ha cancellato il ‘signori e signore’ dal tradizionale annuncio dello spettacolo di fuochi d’artificio nei propri parchi, sostituendolo con il neutro ‘Buonasera, sognatori di tutte le età’.

Dopo il bollino rosso su film come Dumbo e Peter Pan, giudicati ormai ‘razzisti’, e la Biancaneve ispanica, Disney si piega a un altro diktat del politicamente corretto: il gender. Il parco di Orlando, in Florida, infatti, modifica l’annuncio dei fuochi d’artificio, eliminando qualsiasi riferimento ai generi maschile e femminile. Lo storico messaggio ‘Buonasera, signori e signore, ragazzi e ragazze, sognatori di tutte le età’ si riduce così a un più scarno e, soprattutto, neutro ‘Buonasera, sognatori di tutte le età’.

A riferirlo è il sito del giornale britannico Independent, spiegando che la decisione fa parte delle iniziative adottate da Disney Word per promuovere l’inclusività. Un assaggio di quello che sarà lo hanno avuto i dipendenti del parco, che hanno potuto assistere a un’anteprima dedicata ai membri del cast dello spettacolo pirotecnico Happily Ever After al Magic Kingdom. L’evento è stato il primo spettacolo di fuochi d’artificio ospitato a Disney World da quando gli spettacoli notturni sono stati interrotti all’inizio della pandemia di Covid-19.

Mentre lo spettacolo pirotecnico sembra rimanere invariato la registrazione pre-spettacolo è diversa, si legge ancora su Independent, come testimoniano i video condivisi dagli stessi dipendenti. La decisione ‘fa parte di uno sforzo più ampio. Non si tratta di una o due cose’, ha detto a Cbs News un portavoce della Disney, che ormai da tempo si è piegata all’autocensura con scelte clamorose, come quella, per esempio, di porre sul proprio canale Disney+ un’introduzione a film storici come Dumbo o Peter Par, nella quale si avverte che ‘questa trasmissione include rappresentazioni negative e/o trattamenti negativi di persone o culture’. Questi stereotipi – prosegue il messaggio – erano sbagliati quando li hanno messi in scena e lo sono ora. Piuttosto che rimuovere il contenuto, vogliamo riconoscerne l’impatto dannoso, impararne una lezione e avviare una conversazione, per creare insieme ‘un futuro più inclusivo’

Anche Lufthansa si piega al gender e dice addio alla formula di saluto a bordo introdotta da ‘signori e signore’. La notizia è stata divulgata dal quotidiano tedesco Bild e confermata da un portavoce della compagnia, la prima in Germania e fra le prime al mondo. La formula di saluto più ‘neutra’, che non è stata canonizzata, sarà estesa anche a tutte le controllate: Swiss, Austrian, Eurowings e Brussels Airlines.

‘Per noi è importante tenere in considerazione tutti al momento del saluto’, ha confermato un portavoce di Lufthansa. Fra le ipotesi per sostituire il vecchio saluto compaiono ‘cari ospiti, buongiorno’ o ‘benvenuti a bordo’. Non c’è in questo senso un’indicazione univoca e la decisione è rimandata al capo del personale di cabina. L’unica certezza è che il saluto dovrà essere neutro.

Educazione sessuale a scuola, a prescindere dall’età dei bambini; bagni neutri; supporto alle organizzazioni Lgbt. Sono alcune delle raccomandazioni di chiara impronta gender contenute nel report dell’European Network of Young Advisors, ‘un forum cofinanziato dall’Ue’, ha spiegato l’eurodeputato di FdI-Ecr, Raffaele Stancanelli, denunciando la vicenda.

Stancanelli, che è vicepresidente della Commissione Giuridica, è intervenuto a Bruxelles a un seminario dal titolo ‘Parliamo dei Diritti dei bambini nel processo decisionale’, sui diritti dell’infanzia nel processo decisionale dell’Ue. In questo ambito ha quindi avvertito sul fatto che ‘come Fratelli d’Italia non possiamo accettare che l’Unione europea sostenga visioni ideologiche che non tengono in debito conto gli interessi dei bambini’.

Nel report 2020 dell’European Network of Young Advisors (Enya) Forum, cofinanziato dall’Ue – ha quindi chiarito Stancanelli – si consiglia, soprattutto se i governi sono Conservatori, di supportare gruppi, organizzazioni e lobby per i diritti Lgbtiq. Si chiede, inoltre, di introdurre l’educazione sessuale nelle scuole a partire da una giovane età e si suggerisce che tutte le istituzioni pubbliche per bambini e giovani debbano disporre di servizi igienici e spogliatoi neutri rispetto al genere. Tutte cose – ha commentato l’esponente di FdI – davvero distanti dai reali interessi dei minori’.

I contenuti del report, insomma, ricordano davvero da vicino quelli delle linee guida per le ‘Strategie di intervento e promozione del benessere dei bambini e degli adolescenti con varianza di genere’, divulgate dall’Ufficio scolastico regionale del Lazio e poi ritirate dopo che il San Camilo ha chiarito di essere stato tirato in ballo impropriamente per accreditare il documento.

Stancanelli, quindi, ha spiegato di aver letto ‘con stupore alcune raccomandazioni contenute nel report 2020 dell’Enya Forum, che trovo del tutto fuori luogo. La difesa dei diritti dei bambini è al centro della nostra agenda politica, ma dobbiamo evitare che l’Ue sostenga iniziative che in teoria sembrano positive ma che nella pratica potrebbero promuovere confusione ed effetti indesiderati. In particolar modo, l’Ue non deve intromettersi nelle questioni attinenti all’educazione sessuale nelle scuole e dovrebbe viceversa sostenere il ruolo educativo delle famiglie.

La follia del riconoscimento delle realtà legate al gender arriva nel Tribunale di Lucca che, con una sentenza,  va nella direzione opposta a quella dei Paesi che percorsi del genere li hanno già sperimentati, decidendo poi di fare marcia indietro. Il caso riguarda un ragazzo che si è rivolto ai giudici per diventare ragazza, perché così si percepisce. A 16 anni potrà cambiare nome e sesso

I giudici hanno stabilito che il ragazzo ha diritto immediato alla modifica della sua identità sui documenti anagrafici, anche in assenza di transizione. Ma non solo: se lo riterrà il ragazzo potrà anche sottoporsi all’intervento chirurgico per diventare una ragazza. ‘Il ricorso alla modificazione chirurgica dei caratteri sessuali risulta autorizzabile in funzione di garanzia del diritto alla salute, ossia laddove lo stesso sia volto a consentire alla persona di raggiungere uno stabile equilibrio psicofisico’, si legge nella sentenza di cui hanno dato ampiamente conto le cronache locali,  che hanno riferito come l’adolescente, che ha avuto l’appoggio dei genitori, sia stato sottoposto a tre perizie mediche per dimostrare la disforia di genere.

In molti, però, si domandano se questo sia sufficiente a giustificare, in così giovane età, un intervento chirurgico dalle conseguenze irreversibili. Commentando la vicenda, il senatore Simone Pillon, da sempre in prima linea per contrastare le derive delle teorie di genere e strenuo oppositore del ddl Zan, ha ricordato l’esperienza del Regno Unito, dove ‘dopo anni di decisioni gender-friendly’, la Corte suprema ‘ha decisamente invertito la rotta, vietando i cambiamenti di sesso per gli adolescenti’.

Una sentenza che prende le mosse dal caso di Keira Bell, forse la più nota detransitioner britannica, ovvero una di quelle persone che, dopo aver affrontato il cambiamento di sesso, se ne sono pentite. L’adolescente Bell affrontò il percorso di transizione con il supporto di una clinica. Qualche tempo fa, ormai più che ventenne, la ragazza ha deciso di fare causa alla struttura, accusandola di non averle fornito sufficiente assistenza psicologica per affrontare i suoi dubbi e le sue incertezze adolescenziali.

‘Non si possono prendere decisioni simili a 16 anni, e così in fretta. I ragazzi a quell’età devono essere ascoltati, e non immediatamente assecondati. Io ne ho pagato le conseguenze, con danni fisici gravi. Ma così non va bene, servono cambiamenti seri’, sono state le parole di Bell, ricordate da Pillon: ‘Quanto sappiamo essere sciocchi noi italiani.  Mentre le avanguardie fanno rapidamente marcia indietro, noi  inseguiamo come idioti le sirene delle ideologie, autorizzando disastrosi esperimenti sulla pelle dei ragazzi. Chiederò alla commissione infanzia e adolescenza di occuparsi della vicenda’,