Sequestro 550mila euro a vertici azienda di Latina arrestati per caporalato
Ammonta a 550mila euro il valore del sequestro preventivo messo in atto dai carabinieri del Nas di Latina, nei confronti delle 7 persone arrestate il 19 aprile scorso per associazione a delinquere finalizzata al “caporalato” in agricoltura e all’impiego illecito di fitofarmaci non autorizzati nelle coltivazioni in serra. Il provvedimento eseguito oggi è il naturale proseguimento dell’operazione “Job Tax” e scaturisce dalle indagini patrimoniali delegate dalla Procura. Gli approfondimenti svolti dagli investigatori dell’Arma hanno accertato che nel periodo precedente l’esecuzione delle 7 misure cautelari in carcere, gli indagati avevano fraudolentemente distratto tutti i propri beni mobili e immobili (terreni e abitazioni rurali) a favore di una società agricola terza a loro riconducibile (tra l’altro intestata a un proprio parente), al fine di sottrarli all’azione giudiziaria di sequestro dei profitti indebitamente ricavati dall’attività illecita posta in essere.
Nello specifico, il sequestro ha riguardato somme di denaro giacenti sui conti correnti bancari intestati agli indagati (per un importo complessivo di quasi 18mila euro) e 13 ettari di terreni agricoli intestati all’azienda agricola di copertura (per un totale di circa 540.000 euro), ubicati tra i comuni di Latina, San Felice Circeo e Terracina, coltivati con serre ortofrutticole. L’intera somma è stata ritenuta profitto del reato di “intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro” posto in essere dal sodalizio criminoso disarticolato, corrispondente ai contributi non versati e alle ore di lavoro non retribuite (tra marzo e novembre 2019) ai braccianti agricoli, di origine straniera, sottoposti a gravi condizioni di sfruttamento.