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A Baia il Cibus & Salus: successo bis per TerrArdente

La rassegna annuale dell’Ente Parco Regionale dei Campi Flegrei conferma col secondo appuntamento nel Parco Archeologico di Baia, il successo riscosso dall’evento inaugurale dedicato al ‘700, che ha impreziosito il Parco Vanvitelliano del Fusaro. Apprezzamenti per il format di M.A.C.S., Mecenati per la Cultura, il Cinema e lo Sport, vincitori del bando pubblico dell’Ente guidato con energia da Francesco Maisto

Bacoli. Per TerrArdente, rassegna annuale dell’Ente Parco Regionale dei Campi Flegrei, conferma del successo già riscosso in maniera eclatante dall’evento inaugurale in stile ‘700 di questa prima edizione, nello splendido Parco Vanvitelliano del Fusaro: il Cibus & Salus Festival ai suoi esordi, firmato da M.A.C.S., Mecenati per Cultura, Cinema e Sport – vincitori della manifestazione d’interesse dell’Ente – si afferma quale evento fascinoso trasportando idealmente i partecipanti nei Campi Flegrei dell’Impero Romano. Location perfetta, il suggestivo Parco Monumentale di Baia, in posizione favorita sulle insenature flegree che conquistarono perfino il grandissimo Giulio  Cesare.

Un format di qualità per una manifestazione d’eccezione destinata a promuovere sia un luogo meraviglioso, dalle tante potenzialità, unico per paesaggi e natura, che la cultura flegrea nelle sue varie declinazioni, con particolare riferimento alla proposta turistica.

A contraddistinguere la variegata serata, un articolato percorso narrativo intorno al cibo, che ha puntato sul coinvolgimento efficace dei sensi mirato a restare nella memoria. Protagonisti il nettare di Bacco e varie eccellenze alimentari flegree di mare e di terra, ovvero l’enofood inteso come piacere e creatività, espressione della cultura di un luogo e legame con esso, elemento attraverso il quale mantenere il benessere fisico ed economico, e allo stesso tempo occasione per valorizzare siti storici, archeologici ed artistici.

La serata in calendario è stata anticipata da una passeggiata naturalistica guidata al tramonto, partita dalla cittadina di Baia e, attraversando lo scenografico sentiero sul fianco della collina, ha portato gli ospiti sulla panoramicissima sommità del Parco Monumentale, luogo di eccezionale valore archeologico e paesaggistico dal quale si gode di una magnifica vista sulle insenature flegree opposte.

Di scena i Synaulia con le danze e i suoni dell’antica Roma, ottenuti grazie all’utilizzo dei preziosi strumenti musicali ricostruiti attraverso la ricerca e lo studio di fonti iconografiche e letterarie e di reperti archeologici.

Sullo sfondo delle rovine della mitica Villa che sarebbe stata del potentissimo Giulio Cesare, in esposizione le opere luminose dell’artista Annalaura Di Luggo.

Degustazione a cura di MAVV Wine Art Museum, partner di MACS, con interessante narrazione storica dei suoi accademici, incentrata sui vini dalle origini antichissime, DOC e IGP dei Campi Flegrei: Falanghina, Passio e Piedirosso, prodotti dalla cantina La Sibilla, viticoltori da cinque generazioni. A versarli con professionalità, e ad illustrarne le caratteristiche tecniche, i bravissimi sommelier dell’AIS.

Intervenuti sulla cultura e sui prodotti dei Campi Flegrei, soprattutto vini millenari: l’archeologo Flavio Castaldo ha approfondito il legame tra il territorio e la Grecia; il prof. Raffaele Beato  ha parlato dei vitigni antichissimi della zona e ha sottolineato il lavoro svolto dall’Ente Parco Regionale dei Campi Flegrei, evidenziando l’importanza  della già confermato prossima realizzazione di un vigneto – circa 4mila mq – nel quale verrà prodotto il vino ufficiale (unicum in zona) dello stesso Ente.

“Un’occasione per realizzare attività e azioni legati alla valorizzazione del vino flegreo e promozione del territorio” – ha spiegato il presidente Francesco Maisto.

L’endocrinologa Giovanna Muscogiuri ha invece argomentato sul binomio a validità scientifica “prodotti del territorio-benessere”, fornendo info utili ai presenti.

Allo chef puteolano Ciro Coccia è toccato il compito di realizzare delle pietanze in grado di valorizzare pienamente i prodotti dei Campi Flegrei di terra e di mare, come le Alici del Golfo di Pozzuoli, le Cozze bacolesi con ricotta di capra, erbette aromatiche e crema di zucchine, le Polpette al Limone pane di Procida, le delicate vellutate di Zucca di Capo Miseno e di Cicerchia locale, le  Frittatine di pasta e le Montanarine col caratteristico Pomodoro Cannellino flegreo.

Apprezzata conclusione teatrale: in scena gli attori della compagnia “Il Principe”, con un  applaudito divertissement sui Menecmi di Plauto. A cura del direttore amministrativo dell’Ente Parco Campi Flegrei, Massimo D’Antonio, l’introduzione storica in cui si è soffermato sugli aspetti politici del comportamento matricida di Nerone che tramò per eliminare la madre Agrippina rifugiatasi in zona.

Teresa Lucianelli