Cultura

Abdulrazak Gurnah vince il nobel per la Letteratura 2021

Il premio Nobel per la Letteratura 2021 va allo scrittore Abdulrazak Gurnah “per la sua intransigente e compassionevole penetrazione degli effetti del colonialismo e del destino del rifugiato nel divario tra culture e continenti”. E’ questa la motivazione annunciata dall’Accademia di Svezia nell’assegnare il premio a Gurnah. Arrivato nel Regno Unito, dove tutt’ora vive, come rifugiato alla fine degli anni ’60, il neo Premio Nobel per la Letteratura è autore di dieci romanzi e di una serie di racconti, tutti attraversati dalla questione del rifugiato e nei quali ha stravolto la prospettiva coloniale per evidenziare quella delle popolazioni indigene. Nato nel 1948 e cresciuto sull’isola di Zanzibar, Gurnah apparteneva al gruppo etnico vittima dell’oppressione sotto il regime del presidente Adeid Karume e dopo aver terminato la scuola è stato costretto a lasciare la sua famiglia e a fuggire dal paese, allora la neonata Repubblica di Tanzania. Gurnah è stato, fino al suo recente ritiro dall’attività lavorativa, professore di letteratura inglese e postcoloniale presso l’Università del Kent a Canterbury, dove si è dedicato principalmente a scrittori come Wole Soyinka, Ngwa Thiong’o e Salman Rushdie. I suoi romanzi più famosi sono ‘Paradise’, che è stato selezionato sia per il Booker che per il Whitbread Prize, Desertion e By the Sea, che è stato a sua volta selezionato per il Booker e per il Los Angeles Times Book Award. In Italia sono usciti per Garzanti ‘Il Disertore’ nel 2006 e ‘Paradiso’ nel 2007. Gurnah ha iniziato a scrivere a 21 anni in esilio, in inglese ed ha debuttato nel 1987 con Memory of Departure. La poesia araba e persiana, in particolare le Mille e una notte, come le sure del Corano, sono state per Gurnah una fonte di ispirazione assieme alla tradizione della lingua inglese, da Shakespeare a Naipaul.