Salute

HIV: ‘Dopo la cura con 2 soli farmaci in arrivo la “terapia lunga durata’

Dopo circa 40 anni e circa 40 milioni di vittime, oggi l’infezione da HIV si può trattare anche con una terapia a base di 2 farmaci da assumere in un’unica compressa. E presto basterà un’iniezione intramuscolare ogni due mesi che migliorerà ulteriormente la condizione dei pazienti sieropositivi. Lo affermano i massimi esperti riuniti in occasione del V Workshop Hot Topics in Infettivologia organizzato e promosso dall’Ospedale Cotugno con il patrocinio della SIMIT (Società Italiana Malattie Infettive e Tropicali). I vertici del Cotugno, eccellenza mondiale nell’infettivologia lanciano anche un appello ai pazienti perché tornino a curarsi.

Il Covid ha allontanato i pazienti sieropositivi che per paura del contagio si sono aggravati. Ora dobbiamo “recuperarli”, anche perché oggi i pazienti sieropositivi sono più anziani e spesso sono affetti da patologie legate all’età come quelle oncologiche, cardiovascolari, metaboliche. Per cui devono seguire varie terapie e in alcuni casi “devono” essere ospedalizzati. A loro rivolgo un appello: venite con tranquillità in ospedale perché sarete al sicuro. Al Cotugno abbiamo 4 divisioni Covid e 4 non Covid, dove sono ospitati anche i pazienti con HIV”.

. Inoltre, nel 2022 sarà disponibile la terapia long-acting, che prevede una somministrazione per via iniettiva una ogni 1-2 mesi. Tutto questo si ripercuote in modo positivo sulla qualità di vita del paziente che andrà molto meno in ospedale e contribuirà alla gestione della patologia in modo attivo e partecipativo: sarà lui stesso a contribuire alla riconquista di una qualità di vita sempre migliore in quanto non dovendo assumere quotidianamente farmaci in pillole potrà quasi “dimenticarsi” di avere l’HIV”.