CronacaItalia

Trasporti, scuola, sanità: oggi sciopera il sindacalismo di base

Dai trasporti (nazionali e locali) alla sanità, dalla scuola agli uffici pubblici, è iniziato lo sciopero generale di 24 ore indetto per oggi dal sindacalismo di base e conflittuale in tutti i settori pubblici e privati del Paese. Previsti sit in e manifestazioni locali nelle principali città: a Roma un corteo partirà da Piazza della Repubblica dalle ore 10. Lo sciopero generale hanno spiegato gli organizzatori, Usb, Cobas e altre sigle, “è convocato – si legge nel comunicato – contro lo sblocco dei licenziamenti, per la riduzione generalizzata dell’orario di lavoro a parità di salario al fine di contrastare l’attacco all’occupazione e ai salari, per il rilancio dei salari, con forti aumenti economici e con l’istituzione di un meccanismo di piena tutela dei salari dall’inflazione, per la garanzia del reddito attraverso un salario medio garantito a tutti i disoccupati, per l’accesso gratuito e universale ai servizi sociali e un unico sistema di ammortizzazioni sociali che garantisca la effettiva continuità di reddito e salario, per contrasto alla precarietà e allo sfruttamento, abrogazione del Jobs Act, superamento degli appalti e del dumping contrattuale e forte contrasto all’utilizzo indiscriminato dei contratti precari”.

Tra le motivazioni poi c’è anche “il rilancio degli investimenti pubblici nella scuola, nella sanità e nei trasporti – prosegue la nota – contro la privatizzazione, la mercificazione e lo smantellamento dei servizi pubblici essenziali, dei settori fondamentali, di pubblica utilità e delle infrastrutture, contro i progetti di autonomia differenziata e le attuali forme di regionalizzazione, per l’uguaglianza dei diritti e dei servizi su tutto il territorio nazionale, per una vera democrazia sindacale, contro il monopolio delle organizzazioni sindacali concertative, per dare ai lavoratori il potere di decidere chi deve rappresentarli”. Infine i lavoratori chiedono “il rafforzamento della sicurezza dei lavoratori, dei sistemi ispettivi e del ruolo delle Rls, la tutela dei lavoratori immigrati”.