Politica

Stato d’emergenza: il governo valuta proroga fino a marzo 2022

Possibile proroga dello stato di emergenza fino a marzo 2022 e l’obbligatorietà del Green pass fino a giugno. Il governo inizia a pensare come procedere, a partire dal 1 gennaio 2022, quando sarà scaduto lo stato di emergenza per gestire la campagna vaccinale in corso e tenere, quindi, sotto controllo l’andamento dei contagi. Il primo ad aprire la strada ad una proroga dello stato di emergenza è il ministro della Salute, Roberto Speranza. “Come governo ci baseremo sull’evidenza scientifica: se sarà necessario prorogare lo stato di emergenza lo faremo senza timore. Ricordo che ad oggi la curva è in risalita”, ha detto, ricordando quanto sia essenziale proseguire con la campagna di vaccinazione (anche per le terze dosi) e mantenere in vigore l’utilizzo di mascherine e Green pass.
Anche il sottosegretario alla Salute, Pier Paolo Sileri, ospite a Quarta repubblica, avalla questa tesi. “Credo che 3 mesi di proroga siano ragionevoli”. Più freddo Andrea Costa, altro sottosegretario alla Salute. “Faremo una riflessione in fase più avanzata”, dice, spiegando che “oggi l’obiettivo è aumentare il numero di vaccinati. Se dovesse rimanere un numero così importante di non vaccinati, è chiaro che sarebbe un elemento che incide”. Quanto al Green pass, “al momento la proroga non è sul tavolo del ministero. Noi confidiamo di arrivare a quel 90 per cento di vaccini che ci permetterà di ridurne l’applicazione”.
La proroga di cui si parla dovrebbe restare in vigore fino alla prossima primavera e richiederebbe un provvedimento legislativo specifico: per legge, infatti, può durare 12 mesi con proroga di altri 12 ed essendo stato dichiarato la prima volta nel gennaio 2020. Una decisione è attesa entro la fine di novembre. L’eventuale proroga dello stato di emergenza richiederebbe poi di rivedere anche le misure relative allo smart working sia nel settore pubblico sia in quello privato. Dubbi non dovrebbero esserci sulla proroga dell’uso del green pass. Il ministro Speranza ha ribadito l’importanza del passaporto sanitario per tenere aperti in sicurezza i luoghi di lavoro e per continuare a ‘vivere’ la socialità. Sicuramente l’obbligo del certificato verde sarà prolungato fino alla prossima estate. Così come, di conseguenza, saranno mantenute le misure basilari come mascherine e distanziamento sociale. Al momento i dispositivi di protezione individuale sono obbligatori al chiuso e naturalmente anche su questo fronte occorrerà valutare l’andamento dell’epidemia. Così come servirà valutare, per il mantenimento o meno delle misure restrittive, i cosiddetti “cambi di colore” delle Regioni, stabiliti in base al numero di positivi e posti occupati nelle terapie intensive.