Politica

Berlusconi su Draghi e patto per la manovra

Pieno appoggio al governo Draghi e sì alla proposta di un patto per la manovra, che Enrico Letta si è intestato, ma che in realtà ha la primogenitura di Matteo Salvini, che la rivendica.  Nel corso di una telefonata a una manifestazione organizzata da Forza Italia in Sicilia, Berlusconi non solo ha ribadito il giudizio positivo sul governo Draghi, ma anche il fatto che il premier deve rimanere dov’è fino al 2023 e magari «anche oltre».

«Possiamo essere soddisfatti e orgogliosi – ha detto Berlusconi – del lavoro fatto sostenendo questo governo e incalzandolo con proposte responsabili, costruttive e realizzabili. Siamo convinti – ha aggiunto – che questo lavoro debba andare avanti fino al 2023 e anche oltre, per consolidare questo inizio di ripresa in atto, ancora molto fragile ed esposta a grave rischio». Per Berlusconi, infatti, i risultati del governo Draghi «sono eccellenti, siamo i primi sostenitori di questo governo che ha seguito e continua a seguire molte delle nostre proposte». Poi, «nel 2023 saranno gli italiani a scegliere e a riportare al governo un centrodestra che per vincere e governare deve avere un forte profilo liberale».

«Sta a noi – ha detto – lavorare perché questo avvenga in leale collaborazione con gli alleati, che hanno ruolo e funzione diverse dalla nostra». E ancora: «Sta a noi i occupare il centro in uno scenario politico che unisca e aggreghi. L’Italia ha bisogno di essere governata da un centro forte alleato con una destra democratica. Non è questione di leadership, di cui si parla spesso e che produce lacerazioni inutili. Dobbiamo raccogliere idee e progetti da offrire a una opinione pubblica scettica verso la politica»