Politica

Berlusconi al Quirinale è l’incubo del Pd

Berlusconi al Quirinale turba il sonno di Enrico Letta che ridisegna il prototipo idoneo ‘alla scelta della o del presidente che sceglieremo’.  Letta   ha ribadito il suo no alla candidatura di Silvio Berlusconi al Quirinale, sentenziando: ‘Rivedendo i 12 profili dei presidenti della Repubblica viene fuori che non c’è mai stato nessun leader capo politico. Figure più istituzionali piuttosto che capi politici. Se è avvenuto così per 70 anni di storia repubblicana non è un caso’.

Tajani replica a Letta: ‘Non ci devono essere veti. Se si elegge un Presidente della Repubblica con un’ampia maggioranza è un fatto importante. Certamente il Centrodestra sarà unito come è sempre stato anche per quanto riguarda la scelta del Capo dello Stato. Poi, se poi mi chiedete un nome, per me il nome più indicato è quello di Silvio Berlusconi’.

Letta ha proposto Giuliano Amato come nuovo papabile per il Quirinale dichiarando di non volere un leader di partito al Colle, visto che non ne abbiamo mai avuto uno

Tajani mette le cose in chiaro: ‘Nella storia della Repubblica va ricordato che Saragat fu presidente ed era leader di partito. Non è vero che quindi un leader di partito non possa essere candidato’.

‘Vedere Berlusconi al Quirinale mi darebbe una grande emozione. Se si ama la Patria Berlusconi è certamente la persona giusta perché lui è un patriota’, è il punto di vista di Emilio Fede: ‘Per me Berlusconi è come se fosse un fratello gli voglio bene e lo stimo da sempre. Io da figlio di un brigadiere dei carabinieri, medaglia di bronzo a valor militare sono legato ai suoi ideali che sono la patria e la nostra bandiera’. Per Emilio Fede Berlusconi è l’uomo giusto per il Quirinale: ‘Io al Quirinale voglio la Patria, il paese e un uomo che può aiutare chi ha bisogno, al Colle ci vuole la persona giusta, una persona che sa aiutare le gente che deve mangiare e che non ha una casa. Adesso che sono in carrozzina mi rendo conto di quanto sia terribile la solitudine’. Berlusconi mi è sempre stato vicino – racconta Fede – tutte le volte che lo voglio sentire lo chiamo. Ho lavorato con lui da giornalista libero per anni e auguro a tutti o giornalisti che stimo e a cui voglio bene di poter lottare vincendo per essere liberi come lo sono stato io. Chissà se non mi avessero condannato forse oggi sarei stato accanto al politico che andrà al Quirinale.

La lista dei ‘quirinabili’ si allunga e si assottiglia a seconda degli input giornalieri. Ora a favore delle immancabili riserve della Repubblica: tipo il Giuliano Amato rilanciato da Letta. O di outsider alla Pierferdinando Casini, che ‘registi’ e sondaggisti vari, mettono ciclicamente al centro di diversi ‘stop and go’. Senza trascurare gli immancabili Gentiloni e Cartabia. E sempre con Draghi  al primo posto.