Politica

Nuove Regioni in zona gialla

Natale, Draghi pensa al lockdown su modello austriaco

Nuove Regioni in zona gialla, ma si rischia l’arancione. Cambia il green pass

Da lunedì 20 dicembre nuove Regioni finiscono in zona gialla, ma i dati su contagi e ricoveri in aumento fanno rischiare la zona arancione. Intanto l’Ue cambia la durata del green pass

Da lunedì 20 dicembre, in base alle disposizioni nazionali in vigore per il contenimento della diffusione dell’epidemia, nuove Regioni italiane finiscono in zona gialla.

Quali Regioni in zona gialla da lunedì 20 dicembre

Si tratta di ben 5 Regioni e 2 Province autonome:

    Calabria

    Friuli Venezia Giulia

    Liguria

    Marche

    Veneto

    Provincia autonoma di Trento

    Provincia autonoma di Bolzano.

Mentre per queste Regioni scattano nuove regole, salgono i contagi Covid ma l’attenzione è tutta sulla pressione nei confronti delle strutture ospedaliere, vera cartina di tornasole per capire a che punto siamo e cosa ci attende. I vaccini restano assolutamente essenziali, e anzi si rivelano l’arma imprescindibile per combattere la pandemia.

Italia a rischio zona arancione

Sul fronte dei numeri, la quinta ondata (non quarta, perché in Italia siamo avanti di una) non ha ancora raggiunto il suo picco, che era atteso per Natale. E l’orizzonte è tutt’altro che limpido. “Siamo vicini alla zona arancione” ha spiegato a “Mezz’ora in più” Guido Rasi, già direttore dell’EMA, l’Agenzia Europea del Farmaco, e oggi consulente del commissario per l’emergenza Figliuolo.

Variante Omicron, cosa sappiamo

Le prime osservazioni scientifiche che arrivano dall’Imperial College su Omicron dicono che 2 dosi di vaccino rendono al 20-50% di protezione per la malattia sintomatica in caso di Omicron. La terza dose, almeno nell’immediato, protegge dal 50 al 70% dalle forme sintomatiche. Ancora non è chiaro quanto protegga dall’infezione. E non sappiamo ancora se i vaccini attuali siano in grado di prevenire la trasmissione della nuova variante che sta prendendo piede in tutta Europa.

La variante Omicron non ha però ancora “invaso” il nostro Paese.

Anche il green pass, alla luce di nuovi dati su Omicron, potrebbe essere nuovamente rivisto e la sua durata potrebbe essere presto ridotta a 7 o 5 mesi, dai 9 attuali, durata che era appena stata abbassata dai 12 precedenti.

Si parla anche dell’introduzione dei tamponi anche per vaccinati in determinati casi, perché “se viene fuori che la variante Omicron buca i vaccini, è chiaro che questo green pass non è più valido.