Cultura

Biblioteca d’arte a due passi dal Quirinale

Un patrimonio librario di circa 400mila volumi, tra cui incunaboli, cinquecentine e seicentine, 3.500 testate di periodici, 20.700 unità di materiale grafico come incisioni, disegni, fotografie, circa 2000 manifesti teatrali, 66.000 microfiche, 400 cd-rom, circa 1.600 opere manoscritte e oltre 100mila carte di fondi archivistici: è il tesoro custodito nella Biblioteca pubblica statale di archeologia e storia dell’arte, storicamente ospitata nella sede di Palazzo Venezia a Roma, che troverà ora casa in uno spazio più funzionale a Palazzo San Felice, in via della Dataria, a due passi dal Quirinale.

Un luogo che diventerà un polo di attrazione per l’intera città, grazie all’offerta integrata di servizi e attività (mostre, concerti, letture, eventi, ecc.), e alla valorizzazione del patrimonio storico-artistico e archeologico e di quello bibliografico.

Proprio il Quirinale, alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ospitato la cerimonia di avvio dei lavori della nuova Biblioteca Nazionale di Archeologia e Storia dell’Arte (BiASA), con gli interventi del ministro della Cultura, Dario Franceschini, in videocollegamento, dell’architetto Mario Botta, del segretario generale della Fondazione ‘Giorgio Cini’, Renata Codello, e della direttrice dell’Agenzia del Demanio, Alessandra Dal Verme.